A partire dal 2016, nell’ambito di un ampio protocollo di collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei e l’Università di Bologna, ha avuto inizio un nuovo progetto di ricerca scientifica sulla Casa di Obellio Firmo (IX, 14, 4) volto alla comprensione dell’evoluzione del complesso edilizio prima del 79 d.C. La presenza di significativi allineamenti riconducibili a strutture sepolte nell’area del giardino ha suggerito l’apertura di saggi di verifica stratigrafica. Le indagini condotte tra il 2017 e 2018 hanno confermato l’esistenza di strutture pertinenti a complessi edilizi precedenti e distinti dalla domus di Obellio Firmo, riferibili essenzialmente a tre fasi principali: le strutture alto-imperiali rasate per ampliare il giardino, i resti di due edifici di età sannitica e alcuni lacerti di strutture d’età arcaica. In particolare, se le strutture d’età sannitica confermano il forte fenomeno di urbanizzazione e slancio edilizio tra III e II sec. a.C., le evidenze di età arcaica, oltre a rappresentare il ritrovamento più orientale effettuato in area urbana, suggeriscono una pianificazione dello spazio secondo un disegno regolare, in linea con quanto emerso dalle recenti linee di ricerca che riconoscono un processo fondativo e un’organizzazione dello spazio urbano sin dal VI sec. a.C.

Nuove ricerche nella Casa di Obellio Firmo (IX, 14, 2-4)

M. Silani
2021

Abstract

A partire dal 2016, nell’ambito di un ampio protocollo di collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei e l’Università di Bologna, ha avuto inizio un nuovo progetto di ricerca scientifica sulla Casa di Obellio Firmo (IX, 14, 4) volto alla comprensione dell’evoluzione del complesso edilizio prima del 79 d.C. La presenza di significativi allineamenti riconducibili a strutture sepolte nell’area del giardino ha suggerito l’apertura di saggi di verifica stratigrafica. Le indagini condotte tra il 2017 e 2018 hanno confermato l’esistenza di strutture pertinenti a complessi edilizi precedenti e distinti dalla domus di Obellio Firmo, riferibili essenzialmente a tre fasi principali: le strutture alto-imperiali rasate per ampliare il giardino, i resti di due edifici di età sannitica e alcuni lacerti di strutture d’età arcaica. In particolare, se le strutture d’età sannitica confermano il forte fenomeno di urbanizzazione e slancio edilizio tra III e II sec. a.C., le evidenze di età arcaica, oltre a rappresentare il ritrovamento più orientale effettuato in area urbana, suggeriscono una pianificazione dello spazio secondo un disegno regolare, in linea con quanto emerso dalle recenti linee di ricerca che riconoscono un processo fondativo e un’organizzazione dello spazio urbano sin dal VI sec. a.C.
2021
Giorgi, E.; Silani, M.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/459080
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact