Il saggio analizza le complesse relazioni intercorse tra Italia e Stati Uniti durante il lungo regno di Vittorio Emanuele III. Dunque, si sofferma sull'età giolittiana, la Grande Guerra, il fascismo, la Seconda guerra mondiale e il referendum istituzionale del 1946. All'inizio del Novecento, quando Vittorio Emanuele III ascendeva al trono, gli Stati Uniti rappresentavano una nazione di cui tenere certamente conto nel quadro della conduzione della politica estera italiana, ma è anche vero che l'Italia avesse come sue principali potenze di riferimento soprattutto le nazioni europee. Alla fine di quel regno, nel 1946, la situazione era invece radicalmente cambiata. Il modo in cui si era chiusa la Seconda guerra mondiale dimostrava, infatti, che gli Stati Uniti fossero diventati ormai la potenza che avrebbe condizionato in maniera determinante la politica estera italiana. Il peso economico, militare e politico acquistato dalla nazione d'oltreoceano era il fattore che avrebbe stabilito il ruolo dell'Italia nel mondo. Il saggio basa la sua ricostruzione sull'utilizzo di documenti diplomatici d'archivio inediti e di una vasta bibliografia.

Lineamenti delle relazioni tra Italia e Stati Uniti durante il regno di Vittorio Emanuele III (1900-1946), in Il Regno di Vittorio Emanuele III (1900-1946), vol. II, Gli anni delle tempeste. Meditazioni ricordi e congedo (1938-1946), a cura di A.A. Mola, Roma, BastogiLibri, 2021, pp. 33-85, ISBN 978-88-5501-105-1.

GianPaolo Ferraioli
2021

Abstract

Il saggio analizza le complesse relazioni intercorse tra Italia e Stati Uniti durante il lungo regno di Vittorio Emanuele III. Dunque, si sofferma sull'età giolittiana, la Grande Guerra, il fascismo, la Seconda guerra mondiale e il referendum istituzionale del 1946. All'inizio del Novecento, quando Vittorio Emanuele III ascendeva al trono, gli Stati Uniti rappresentavano una nazione di cui tenere certamente conto nel quadro della conduzione della politica estera italiana, ma è anche vero che l'Italia avesse come sue principali potenze di riferimento soprattutto le nazioni europee. Alla fine di quel regno, nel 1946, la situazione era invece radicalmente cambiata. Il modo in cui si era chiusa la Seconda guerra mondiale dimostrava, infatti, che gli Stati Uniti fossero diventati ormai la potenza che avrebbe condizionato in maniera determinante la politica estera italiana. Il peso economico, militare e politico acquistato dalla nazione d'oltreoceano era il fattore che avrebbe stabilito il ruolo dell'Italia nel mondo. Il saggio basa la sua ricostruzione sull'utilizzo di documenti diplomatici d'archivio inediti e di una vasta bibliografia.
2021
Ferraioli, Gianpaolo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/458416
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