Seriosità e parodia in "Frenologia e Magnetismo" di Manuel Bretón de los Herreros

A partire dagli inizi del secolo XIX è possibile riscontrare, in Spagna, le prime manifestazioni scritte relative agli echi della nuova dottrina frenologica. Al serrato dibattito sulla natura scientifica o meno di questa, che si anima a partire dai primi anni del XIX secolo, non sembra rimanere estraneo il mondo letterario. Al contrario, spingendosi ben oltre i tradizionali confini della scienza, non pochi esempi di letteratura partecipano in modo significativo alle riflessioni generali complessive. In questo contesto si colloca l’opera teatrale Magnetismo y Frenología, del 1845, del drammaturgo Manuel Bretón de los Herreros. L’intento dell’autore è quello di presentare, attraverso la storia e i personaggi, una parodia dei tanti che, improvvisandosi esperti in materia, avevano accolto con smisurato entusiasmo le due dottrine che andavano affermandosi in quegli anni. Impossibile non rilevare, infatti, una linea che tende per lo più a screditare, con toni comici e sarcastici, la pratica del magnetismo e della dottrina frenologica.