Nel 1895 apre a Parigi un negozio dal nome Art Nouveau con l’intento di vendere oggetti che non fossero consueti imitazioni di stile ma inediti e moderni. Da allora, e per circa vent’anni, si diffonde in Europa un nuovo movimento artistico sorto in reazione all’imperante cultura dell’e-clettismo storicistico, che prende il nome di Art Nouveau o, in Italia, Liberty, dal nome dell'inglese A. L. Liberty, uno dei maggiori importatori in Europa di oggettistica orientale specialmente giapponese. In questo articolo saranno esaminati edifici residenziali, alberghi e, in generale, esempi di decorazione realizzati a Napoli secondo questo stile. In par-ticolare, a Napoli questo stile fu chiamato Floreale. In questo intervento, ci si sof-fermerà sulla riproduzione di car-toline e fotografie d’epoca, che rac-contano ai primi del Novecento, di un gusto floreale presente soprat-tutto negli arredamenti dei grandi alberghi della città. Questa tenden-za non è affatto un caso isolato, almeno per il settore alberghiero (Kawamura, 2017), così come nelle attività commerciali di inzio secolo. Ulteriore espressione dell’applica-zione in stile Liberty a Napoli si trova anche nel progetto dell’edlizia re-sidenziale e, in generale, nella tipo-logia del villino. In particolare, su u-na preesistente proprietà della fami-glia Cuomo e per incarico di fratelli (importatori di oggettistica giappo-nese) fu edificata in Sant’Eframo Vecchio nel 1919 dall’ingegnere e architetto Michele Capo (1873-1956) una nuova villa in stile Liberty. Sebbene rimaneggiata nel tempo, essa mostra ancora interessanti in-terventi nel disegno architettonico delle modanature, balconi e balau-stre.
Il disegno dell’architettura floreale a Napoli
Ornella Zerlenga
;
2019
Abstract
Nel 1895 apre a Parigi un negozio dal nome Art Nouveau con l’intento di vendere oggetti che non fossero consueti imitazioni di stile ma inediti e moderni. Da allora, e per circa vent’anni, si diffonde in Europa un nuovo movimento artistico sorto in reazione all’imperante cultura dell’e-clettismo storicistico, che prende il nome di Art Nouveau o, in Italia, Liberty, dal nome dell'inglese A. L. Liberty, uno dei maggiori importatori in Europa di oggettistica orientale specialmente giapponese. In questo articolo saranno esaminati edifici residenziali, alberghi e, in generale, esempi di decorazione realizzati a Napoli secondo questo stile. In par-ticolare, a Napoli questo stile fu chiamato Floreale. In questo intervento, ci si sof-fermerà sulla riproduzione di car-toline e fotografie d’epoca, che rac-contano ai primi del Novecento, di un gusto floreale presente soprat-tutto negli arredamenti dei grandi alberghi della città. Questa tenden-za non è affatto un caso isolato, almeno per il settore alberghiero (Kawamura, 2017), così come nelle attività commerciali di inzio secolo. Ulteriore espressione dell’applica-zione in stile Liberty a Napoli si trova anche nel progetto dell’edlizia re-sidenziale e, in generale, nella tipo-logia del villino. In particolare, su u-na preesistente proprietà della fami-glia Cuomo e per incarico di fratelli (importatori di oggettistica giappo-nese) fu edificata in Sant’Eframo Vecchio nel 1919 dall’ingegnere e architetto Michele Capo (1873-1956) una nuova villa in stile Liberty. Sebbene rimaneggiata nel tempo, essa mostra ancora interessanti in-terventi nel disegno architettonico delle modanature, balconi e balau-stre.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.