At the origin of the development of Naples was the “capital policy”, adopted first by the Aragonese and then by the Spanish, aimed at securing the support of the city to the monarchy. In return, Naples enjoyed considerable privileges, which enabled it to maintain a close relationship with the sovereign, despite his absence in the two centuries of Iberian rule. The compromise on which the priviliged relationship between the capital and the monarchy was based characterized the main organs of municipal government, controlled by the king and managed by a small local oligarchy. All’origine dello sviluppo di Napoli era stata la “politica della Capitale”, adottata prima dagli Aragonesi e poi dagli Spagnoli, volta ad assicurare il sostegno della città alla monarchia. In cambio Napoli poté godere di notevoli privilegi, che permisero di intrattenere un rapporto stretto con il sovrano, nonostante la sua assenza nei due secoli di dominio iberico. Il compromesso sui cui si basò il rapporto privilegiato tra la capitale e la monarchia caratterizzò i principali organi di governo municipale, controllati dal re e gestiti da una ristretta oligarchia locale.
Il governo della città: Napoli nell'età spagnola
Giulio Sodano
2020
Abstract
At the origin of the development of Naples was the “capital policy”, adopted first by the Aragonese and then by the Spanish, aimed at securing the support of the city to the monarchy. In return, Naples enjoyed considerable privileges, which enabled it to maintain a close relationship with the sovereign, despite his absence in the two centuries of Iberian rule. The compromise on which the priviliged relationship between the capital and the monarchy was based characterized the main organs of municipal government, controlled by the king and managed by a small local oligarchy. All’origine dello sviluppo di Napoli era stata la “politica della Capitale”, adottata prima dagli Aragonesi e poi dagli Spagnoli, volta ad assicurare il sostegno della città alla monarchia. In cambio Napoli poté godere di notevoli privilegi, che permisero di intrattenere un rapporto stretto con il sovrano, nonostante la sua assenza nei due secoli di dominio iberico. Il compromesso sui cui si basò il rapporto privilegiato tra la capitale e la monarchia caratterizzò i principali organi di governo municipale, controllati dal re e gestiti da una ristretta oligarchia locale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.