Il ruolo degli immigrati italiani nell’espansione della frontiera agraria in Argentina

Tra fine Settecento e inizio Ottocento inizia una progressiva espansione della frontiera agricola nei maggiori paesi americani, tra cui l'Argentina. Un fenomeno che rispondeva a esigenze economiche, ma anche politico sociali e che con l'avvio della grande emigrazione nella seconda metà del secolo XIX avrà tra i suoi maggiori protagonisti gli italiani. Di fatto, essi ebbero un ruolo essenziale sia nella fase pionieristica, quella delle colonie intorno alla metà del Secolo; sia in quella della maggior espansione dei terreni messi a coltivazione nell'ultimo terzo dell'Ottocento, quando formarono la netta maggioranza della mano d'opera nella grandi aziende agricole argentine, contribuendo alla creazione di quella che venne definita "pampa gringa", ovvero italiana, e al boom economico rioplatense legato soprattutto all'esportazione dei cereali. Tuttavia le crisi di fine secolo e gli inizi del Novecento comportarono per gli immigrati un progressivo peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che sfociarono in movimenti di protesta in cui gli stessi italiani furono fattore indispensabile così come era avvenuto nella crescita economica del paese degli anni precedenti.