Il testo mette a fuoco la pratica, recentemente molto sviluppata, di considerare gli spazi di transito e di sosta temporanea - come gli alberghi - uno dei luoghi in cui poter esporre e/o installare arte contemporanea. Considera la storia di tale pratica, risalente alla fine dell'Ottocento e sviluppatasi nel corso del XX secolo. Fa il punto poi, in particolare, sugli esempi più significativi di essa in ambito internazionale e nazionale a partire dagli anni Ottanta del Novecento in cui la stanza d'albergo - a confronto dialettico con la dimensione museale - costituisce spesso un luogo ispiratore per sperimentazioni estetiche innovative.
Fra passaggio e dimora: arte contemporanea 'in albergo'.
Gaia Salvatori
2019
Abstract
Il testo mette a fuoco la pratica, recentemente molto sviluppata, di considerare gli spazi di transito e di sosta temporanea - come gli alberghi - uno dei luoghi in cui poter esporre e/o installare arte contemporanea. Considera la storia di tale pratica, risalente alla fine dell'Ottocento e sviluppatasi nel corso del XX secolo. Fa il punto poi, in particolare, sugli esempi più significativi di essa in ambito internazionale e nazionale a partire dagli anni Ottanta del Novecento in cui la stanza d'albergo - a confronto dialettico con la dimensione museale - costituisce spesso un luogo ispiratore per sperimentazioni estetiche innovative.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.