L’identità della moda italiana si fonda su valori complessi che riflettono la molteplicità dei suoi territori produttivi e gli stretti legami con la cultura, l’arte, il design. L’Italia si presenta come un territorio dalle molte latitudini (per le sue caratteristiche geografiche) e dalle tante influenze culturali veicolate attraverso il Mediterraneo, terra tra le acque e luogo di mediazione tra nord e sud del mondo, tra oriente e occidente; la moda italiana è espressione di un sentire aperto al mondo, oggi come secoli fa. Se guardiamo attentamente, un ruolo fondamentale è ricoperto dai tanti paesaggi produttivi italiani, caratterizzati da una natura culturale prima ancora che geografica: le seterie, i lanifici, i conciari italiani, le grandi sartorie, i territori del design. “Artigiani industriali” che sostengono la grande moda italiana, in un sistema produttivo i cui processi sono a metà strada tra l’handmade e la produzione seriale. La storia dell’azienda Mario Valentino è caratteristica di un’enclave creativa e produttiva tipica del saper fare italiano e soprattutto mediterraneo: un intreccio stretto di umanità, eccellenza artigianale e produttiva, memoria storica e capacità di immaginare il nuovo in una visione che è allo stesso tempo espressione di valori locali ed internazionali. La Seconda Università degli Studi di Napoli non poteva che riferirsi a questo scenario, seguendo e documentando un percorso progettuale di giovani stilisti a confronto con una grande tradizione ed una storia familiare, quella di Mario Valentino, che ha arricchito il patrimonio culturale della moda italiana, che porta avanti il presente progetto risultato di una strategia di listening design applicato ad un giacimento culturale della moda dal laboratorio FA.RE. Fashion Research lab del nostro Ateneo.

Nuove strategie per una capsule collection "think and made in Italy".

roberto liberti
Membro del Collaboration Group
2015

Abstract

L’identità della moda italiana si fonda su valori complessi che riflettono la molteplicità dei suoi territori produttivi e gli stretti legami con la cultura, l’arte, il design. L’Italia si presenta come un territorio dalle molte latitudini (per le sue caratteristiche geografiche) e dalle tante influenze culturali veicolate attraverso il Mediterraneo, terra tra le acque e luogo di mediazione tra nord e sud del mondo, tra oriente e occidente; la moda italiana è espressione di un sentire aperto al mondo, oggi come secoli fa. Se guardiamo attentamente, un ruolo fondamentale è ricoperto dai tanti paesaggi produttivi italiani, caratterizzati da una natura culturale prima ancora che geografica: le seterie, i lanifici, i conciari italiani, le grandi sartorie, i territori del design. “Artigiani industriali” che sostengono la grande moda italiana, in un sistema produttivo i cui processi sono a metà strada tra l’handmade e la produzione seriale. La storia dell’azienda Mario Valentino è caratteristica di un’enclave creativa e produttiva tipica del saper fare italiano e soprattutto mediterraneo: un intreccio stretto di umanità, eccellenza artigianale e produttiva, memoria storica e capacità di immaginare il nuovo in una visione che è allo stesso tempo espressione di valori locali ed internazionali. La Seconda Università degli Studi di Napoli non poteva che riferirsi a questo scenario, seguendo e documentando un percorso progettuale di giovani stilisti a confronto con una grande tradizione ed una storia familiare, quella di Mario Valentino, che ha arricchito il patrimonio culturale della moda italiana, che porta avanti il presente progetto risultato di una strategia di listening design applicato ad un giacimento culturale della moda dal laboratorio FA.RE. Fashion Research lab del nostro Ateneo.
2015
Liberti, Roberto
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