L’ipotesi sostenuta in questo breve scritto presuppone che nelle diverse esperienze storiche dei fascismi novecenteschi, pur a fronte di caratteristiche comuni, quali il monopolio del potere politico ad opera di un unico partito, il controllo capillare di pressoché tutti i settori della società, l’uso sistematico e organizzato della violenza come mezzo di costrizione e persuasione, il ricorso alla propaganda e il culto dell’immagine, sussistano alcune differenze sostanziali. E che esse vadano ricercate attraverso la ricerca socio-psicologica, a livello cioè dei comportamenti individuali, così come condizionati da specifiche motivazioni e dai particolari significati che ciascun agente, sulla base della sua configurazione caratteriale e, allo stesso tempo, delle pratiche di socializzazione alle quali è sottoposto, attribuisce alla propria condotta. Utilizzando metodologicamente, dunque, il concetto operativo di personalità sociale, nel senso che ha voluto dargli Adorno, autore fondamentale nello studio di questi temi, viene qui sviluppata una breve, embrionale, evidentemente incompleta, riflessione su un aspetto micro-sociologico del fenomeno fascista. L’analisi verte cioè sul quel tipo di comportamento sociale che, definito con evidente imprecisione terminologica “atteggiamento fascista”, risulta ascrivibile alla scelta consapevole di un individuo di aderire, seppur per motivi diversi, alla subcultura fascista; facendone propri i valori costitutivi, osservandone norme e prescrizioni di comportamento, riconoscendone simboli espressivi e tradizioni.

L’uomo fascista tra rappresentazione, espressione e tradizione. Un’analisi socio-psicologica.

Angelo Zotti
2019

Abstract

L’ipotesi sostenuta in questo breve scritto presuppone che nelle diverse esperienze storiche dei fascismi novecenteschi, pur a fronte di caratteristiche comuni, quali il monopolio del potere politico ad opera di un unico partito, il controllo capillare di pressoché tutti i settori della società, l’uso sistematico e organizzato della violenza come mezzo di costrizione e persuasione, il ricorso alla propaganda e il culto dell’immagine, sussistano alcune differenze sostanziali. E che esse vadano ricercate attraverso la ricerca socio-psicologica, a livello cioè dei comportamenti individuali, così come condizionati da specifiche motivazioni e dai particolari significati che ciascun agente, sulla base della sua configurazione caratteriale e, allo stesso tempo, delle pratiche di socializzazione alle quali è sottoposto, attribuisce alla propria condotta. Utilizzando metodologicamente, dunque, il concetto operativo di personalità sociale, nel senso che ha voluto dargli Adorno, autore fondamentale nello studio di questi temi, viene qui sviluppata una breve, embrionale, evidentemente incompleta, riflessione su un aspetto micro-sociologico del fenomeno fascista. L’analisi verte cioè sul quel tipo di comportamento sociale che, definito con evidente imprecisione terminologica “atteggiamento fascista”, risulta ascrivibile alla scelta consapevole di un individuo di aderire, seppur per motivi diversi, alla subcultura fascista; facendone propri i valori costitutivi, osservandone norme e prescrizioni di comportamento, riconoscendone simboli espressivi e tradizioni.
2019
Zotti, Angelo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/403841
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