Introduzione: Bambini con comportamenti disattenti/iperattivi sono descritti in letteratura come avversi ai coetanei, al punto di essere ripetutamente esclusi dal gruppo dei pari (Ladd, 2006; Mrung et al., 2012). A sua volta, l’assenza di coinvolgimento in relazioni tra pari pare contribuire allo sviluppo di stati d’ansia (Gulay, 2011). Attualmente, la letteratura sembra scarna sul trovare un punto esplicativo tra i due fenomeni. Obiettivo dello studio è quello di indagare la relazione intercorrente tra le variabili Disattenzione/Iperattività, Esclusione dai pari e Ansia mostrate in contesto classe. In particolare, si ipotizza che alti livelli di Iperattività siano associati ad alti livelli di Ansia, e che questa relazione sia mediata dalla frequenza dell’Esclusione dai pari. Metodo: 116 bambini dai 7 agli 11 anni (M=9; DS=1.05; 54 F) hanno preso parte alla ricerca condotta nelle classi III e V di tre scuole primarie, della provincia di Napoli (33%), Latina (48%) e Caserta (19%). Previo consenso informato, gli insegnanti hanno osservato i comportamenti dei bambini in contesto classe, compilando la Child Behaviour Scale (CBS; Marcone & Costanzo, 2013), al fine di valutare la frequenza di tre dimensioni comportamentali: 1. Disattenzione/Iperattività; 2. Esclusione dai pari; 3. Ansia. È stata effettuata un’analisi della correlazione al fine di valutare l’associazione tra le variabili; successivamente, è stata condotta un’analisi della mediazione secondo i Four Steps di Kenny (2018), al fine di valutare l’effetto mediatore dell’Esclusione dai pari sulla relazione tra Disattenzione/Iperattività e Ansia. Risultati: La Disattenzione/Iperattività correla significativamente e positivamente con i livelli di ansia (r = .26; p < .01) e l’Esclusione dai pari (r = .35; p < .001); quest’ultima correla positivamente e significativamente con l’Ansia (r = .48; p < .001). L’analisi della mediazione evidenzia: un effetto significativo della Disattenzione/Iperattività sull’Esclusione dai pari (a = .35; p < .001; R2 = .12), un effetto significativo di quest’ultima sull’Ansia (b = .45; p < .001; R2 = .24) e un effetto significativo della Disattenzione/Iperattività sull’Ansia (c = .26; p < .01; R2 = .07.) che diviene non significativo all’inserimento del mediatore Esclusione dai pari (c’ = .10; ns). Conclusioni: L’ipotesi secondo cui la relazione tra Iperattività ed Ansia possa essere mediata dalla frequenza dell’Esclusione dai pari è stata confermata. La frequenza dell’esclusione dai pari in classe media l’influenza che l’iperattività ha sull’ansia. In tal senso, l’aumento dei livelli di ansia mostrati in classe dai bambini potrebbe dipendere più dalle dinamiche relazionali del gruppo classe che dai comportamenti disattenti e iperattivi in sé. Risulta utile fornire agli insegnanti strumenti necessari per osservare tali dinamiche e adattare le metodiche didattiche ai fenomeni sociali del gruppo classe.

DISATTENZIONE/IPERATTIVITÀ E ANSIA: LA MEDIAZIONE DELLA FREQUENZA DI ESCLUSIONE TRA PARI IN CONTESTO DI CLASSE PRIMARIA

Marcone R.
2018

Abstract

Introduzione: Bambini con comportamenti disattenti/iperattivi sono descritti in letteratura come avversi ai coetanei, al punto di essere ripetutamente esclusi dal gruppo dei pari (Ladd, 2006; Mrung et al., 2012). A sua volta, l’assenza di coinvolgimento in relazioni tra pari pare contribuire allo sviluppo di stati d’ansia (Gulay, 2011). Attualmente, la letteratura sembra scarna sul trovare un punto esplicativo tra i due fenomeni. Obiettivo dello studio è quello di indagare la relazione intercorrente tra le variabili Disattenzione/Iperattività, Esclusione dai pari e Ansia mostrate in contesto classe. In particolare, si ipotizza che alti livelli di Iperattività siano associati ad alti livelli di Ansia, e che questa relazione sia mediata dalla frequenza dell’Esclusione dai pari. Metodo: 116 bambini dai 7 agli 11 anni (M=9; DS=1.05; 54 F) hanno preso parte alla ricerca condotta nelle classi III e V di tre scuole primarie, della provincia di Napoli (33%), Latina (48%) e Caserta (19%). Previo consenso informato, gli insegnanti hanno osservato i comportamenti dei bambini in contesto classe, compilando la Child Behaviour Scale (CBS; Marcone & Costanzo, 2013), al fine di valutare la frequenza di tre dimensioni comportamentali: 1. Disattenzione/Iperattività; 2. Esclusione dai pari; 3. Ansia. È stata effettuata un’analisi della correlazione al fine di valutare l’associazione tra le variabili; successivamente, è stata condotta un’analisi della mediazione secondo i Four Steps di Kenny (2018), al fine di valutare l’effetto mediatore dell’Esclusione dai pari sulla relazione tra Disattenzione/Iperattività e Ansia. Risultati: La Disattenzione/Iperattività correla significativamente e positivamente con i livelli di ansia (r = .26; p < .01) e l’Esclusione dai pari (r = .35; p < .001); quest’ultima correla positivamente e significativamente con l’Ansia (r = .48; p < .001). L’analisi della mediazione evidenzia: un effetto significativo della Disattenzione/Iperattività sull’Esclusione dai pari (a = .35; p < .001; R2 = .12), un effetto significativo di quest’ultima sull’Ansia (b = .45; p < .001; R2 = .24) e un effetto significativo della Disattenzione/Iperattività sull’Ansia (c = .26; p < .01; R2 = .07.) che diviene non significativo all’inserimento del mediatore Esclusione dai pari (c’ = .10; ns). Conclusioni: L’ipotesi secondo cui la relazione tra Iperattività ed Ansia possa essere mediata dalla frequenza dell’Esclusione dai pari è stata confermata. La frequenza dell’esclusione dai pari in classe media l’influenza che l’iperattività ha sull’ansia. In tal senso, l’aumento dei livelli di ansia mostrati in classe dai bambini potrebbe dipendere più dalle dinamiche relazionali del gruppo classe che dai comportamenti disattenti e iperattivi in sé. Risulta utile fornire agli insegnanti strumenti necessari per osservare tali dinamiche e adattare le metodiche didattiche ai fenomeni sociali del gruppo classe.
2018
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