Il contributo si sofferma su alcune fonti iconografiche riguardanti Palazzo Donn’Anna a Napoli prodotte dalla seconda metà del Settecento da artisti francesi, attratti dal fascino della pittoresca rovina sul mare. Dopo la nota veduta ravvicinata di Hubert Robert, riprodotta nel primo volume del Voyage pittoresque del Saint Non del 1781, ma il cui schizzo originario può farsi risalire al viaggio di Hubert a Napoli nel 1760, specifica attenzione viene riservata alla serie di quattro piante acquerellate rinvenute presso la Bibliothèque Municipale de Basançon nella collezione delle Études di Pierre-Adrien Pâris. La loro lettura è preceduta dalla ricostruzione dei tre soggiorni napoletani di Pâris nel 1774, 1783 e 1807, al fine di proporre sia la possibile paternità che la datazione dei disegni, sulla base delle poche testimonianze rese dal diario, da taccuini e dalle stesse annotazioni che accompagnano i grafici. L’analisi dettagliata delle piante ha fornito elementi alle ipotesi ricostruttive del Palazzo, mentre gli evidenti discostamenti dagli elementi certi hanno confermato l’attitudine di Pâris a intervenire sul dato reale, non solo per rettificarlo e correggerlo, in linea all’impostazione del rilievo neoclassico, ma per integralo e completarlo in una dimensione progettuale ideale che avrebbe dovuto rafforzare la valenza di modello del Palazzo.

Tra rilievo, interpretazione e progetto: Palazzo Donn'Anna nei disegni di Pierre-Adrien Pâris

Lenza Concetta
2017

Abstract

Il contributo si sofferma su alcune fonti iconografiche riguardanti Palazzo Donn’Anna a Napoli prodotte dalla seconda metà del Settecento da artisti francesi, attratti dal fascino della pittoresca rovina sul mare. Dopo la nota veduta ravvicinata di Hubert Robert, riprodotta nel primo volume del Voyage pittoresque del Saint Non del 1781, ma il cui schizzo originario può farsi risalire al viaggio di Hubert a Napoli nel 1760, specifica attenzione viene riservata alla serie di quattro piante acquerellate rinvenute presso la Bibliothèque Municipale de Basançon nella collezione delle Études di Pierre-Adrien Pâris. La loro lettura è preceduta dalla ricostruzione dei tre soggiorni napoletani di Pâris nel 1774, 1783 e 1807, al fine di proporre sia la possibile paternità che la datazione dei disegni, sulla base delle poche testimonianze rese dal diario, da taccuini e dalle stesse annotazioni che accompagnano i grafici. L’analisi dettagliata delle piante ha fornito elementi alle ipotesi ricostruttive del Palazzo, mentre gli evidenti discostamenti dagli elementi certi hanno confermato l’attitudine di Pâris a intervenire sul dato reale, non solo per rettificarlo e correggerlo, in linea all’impostazione del rilievo neoclassico, ma per integralo e completarlo in una dimensione progettuale ideale che avrebbe dovuto rafforzare la valenza di modello del Palazzo.
2017
Lenza, Concetta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/386569
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