Le grandi trasformazioni che investono la città e il territorio hanno messo in crisi le modalità della loro configurazione e organizzazione imponendone una rilettura della forma e della struttura, diverse rispetto alle immagini e alle logiche interpretative che la modernità ci ha consegnato. Le città e i territori della contemporaneità sono sottoposti a processi di trasformazione strutturale degli assetti insediativi sia dal punto di vista morfologico che delle relazioni sociali, politiche, economiche e simboliche determinate dal loro costituirsi. Questi nuovi modelli insediativi hanno determinato un’inefficacia degli strumenti di pianificazione tradizionali e una conseguente perdita d’identità dei territori e delle città, che deriva, in misura considerevole, dalla mancata differenziazione con l’intorno, storicamente declinato come suo complemento anche in termini culturali. Nuove logiche governano questi processi e nuovi strumenti di pianificazione devono essere messi in campo per affrontare le nuove domande di territorio. Il paper, dopo aver tratteggiato alcune caratteristiche distintive delle aree metropolitane propone l’individuazione di sub-aree funzionali omogenee (la conurbazione aversana) all’interno di una più estesa area metropolitana. Tali sub-aree sono finalizzate alla redazione di un piano strutturale della conurbazione che si interfaccia tra le strategie del Piano Territoriale Metropolitano, all’area vasta, e le scelte strutturali del Piano Urbanistico Comunale, alla scala locale. Il contributo presenterà il caso-studio della conurbazione aversana, a nord di Napoli, nell’ambito della più articolata pianificazione delle conurbazioni metropolitane che si interconnette con quanto proposto nel progetto di Andreas Kipar per la riqualificazione ambientale dell’area dei Regi Lagni: Regi Felix , costituendo quest’ultima il confine a nord tra la Conurbazione Aversana e Casertana.
AREA METROPOLITANA CAMPANA, RECUPERO/RIQUALIFICAZIONE DELLA CONURBAZIONE AVERSANA
LOSCO, Salvatore
Writing – Review & Editing
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2017
Abstract
Le grandi trasformazioni che investono la città e il territorio hanno messo in crisi le modalità della loro configurazione e organizzazione imponendone una rilettura della forma e della struttura, diverse rispetto alle immagini e alle logiche interpretative che la modernità ci ha consegnato. Le città e i territori della contemporaneità sono sottoposti a processi di trasformazione strutturale degli assetti insediativi sia dal punto di vista morfologico che delle relazioni sociali, politiche, economiche e simboliche determinate dal loro costituirsi. Questi nuovi modelli insediativi hanno determinato un’inefficacia degli strumenti di pianificazione tradizionali e una conseguente perdita d’identità dei territori e delle città, che deriva, in misura considerevole, dalla mancata differenziazione con l’intorno, storicamente declinato come suo complemento anche in termini culturali. Nuove logiche governano questi processi e nuovi strumenti di pianificazione devono essere messi in campo per affrontare le nuove domande di territorio. Il paper, dopo aver tratteggiato alcune caratteristiche distintive delle aree metropolitane propone l’individuazione di sub-aree funzionali omogenee (la conurbazione aversana) all’interno di una più estesa area metropolitana. Tali sub-aree sono finalizzate alla redazione di un piano strutturale della conurbazione che si interfaccia tra le strategie del Piano Territoriale Metropolitano, all’area vasta, e le scelte strutturali del Piano Urbanistico Comunale, alla scala locale. Il contributo presenterà il caso-studio della conurbazione aversana, a nord di Napoli, nell’ambito della più articolata pianificazione delle conurbazioni metropolitane che si interconnette con quanto proposto nel progetto di Andreas Kipar per la riqualificazione ambientale dell’area dei Regi Lagni: Regi Felix , costituendo quest’ultima il confine a nord tra la Conurbazione Aversana e Casertana.File | Dimensione | Formato | |
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