The reputation of the Amalfi Coast takes shape in the European imagination nineteenth century when the unexplored and exotic become the object of literary culture and the paintings of the most important authors of the time, stimulating the first travelers to reach it through the dusty streets and dilapidated, and stay there for months, attracted almost more by the romantic beauty of nature and the beaches that the search for evidence of the past of the ancient maritime republic. Through the documentary sources and re-reading of the guides we can grasp, even in Amalfi, the transformation in the perception of the sea not only for care and treatment, but also for the pleasure and recreation, thus stimulating the formation of tourist facilities. Right on the beach it is built one of the first shelters, Cappuccini Marina, later demolished for the expansion of the road, while the former Capuchin monastery, initially adapted to the inn lends itself immediately to become one of the top hotels international tourism.

La notorietà della Costiera Amalfitana prende forma nell’immaginario europeo ottocentesco quando l’inesplorato e l’esotico divengono oggetto della cultura letteraria e dei dipinti dei principali autori dell’epoca, stimolando i primi viaggiatori a raggiungerla, nonostante i luoghi impervi, e a soggiornarvi per mesi, pure se in contesti sociali non facili, appagando il gusto della scoperta, attratti quasi più dalla bellezza romantica della natura e delle spiagge che dalla ricerca delle testimonianze del passato dell’antica repubblica marinara. Dalle fonti documentarie inedite e attraverso la rilettura della letteratura periegetica (Craven, De Custine, Gregorovius, de Mercey, Kavanagh) è possibile cogliere, anche ad Amalfi, la trasformazione nella percezione del mare frequentato non più solo a scopo di cura, ma anche per il piacere e lo svago, stimolando in tal modo la formazione delle attrezzature ricettive. Proprio sulla spiaggia sorge una delle prime strutture di accoglienza, il Cappuccini Marina, in seguito demolito per l’ampliamento della strada, mentre l’ex convento dei Cappuccini, inizialmente adattato a locanda, si presta fin da subito all’adeguamento, divenendo uno degli alberghi più rinomati del turismo internazionale.

Prime strategie per lo svago e l’accoglienza nella “stagione de’ bagni” ad Amalfi

DE FALCO, Carolina
2017

Abstract

La notorietà della Costiera Amalfitana prende forma nell’immaginario europeo ottocentesco quando l’inesplorato e l’esotico divengono oggetto della cultura letteraria e dei dipinti dei principali autori dell’epoca, stimolando i primi viaggiatori a raggiungerla, nonostante i luoghi impervi, e a soggiornarvi per mesi, pure se in contesti sociali non facili, appagando il gusto della scoperta, attratti quasi più dalla bellezza romantica della natura e delle spiagge che dalla ricerca delle testimonianze del passato dell’antica repubblica marinara. Dalle fonti documentarie inedite e attraverso la rilettura della letteratura periegetica (Craven, De Custine, Gregorovius, de Mercey, Kavanagh) è possibile cogliere, anche ad Amalfi, la trasformazione nella percezione del mare frequentato non più solo a scopo di cura, ma anche per il piacere e lo svago, stimolando in tal modo la formazione delle attrezzature ricettive. Proprio sulla spiaggia sorge una delle prime strutture di accoglienza, il Cappuccini Marina, in seguito demolito per l’ampliamento della strada, mentre l’ex convento dei Cappuccini, inizialmente adattato a locanda, si presta fin da subito all’adeguamento, divenendo uno degli alberghi più rinomati del turismo internazionale.
2017
DE FALCO, Carolina
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/374888
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact