Nell’ambito del Corso Internazionale “Development and Preservation in Large Cities: an International Perspective” - State University of New Jersey (USA) e Dipartimento di Architettura “Luigi Vanvitelli” - il contributo esamina le vicende evolutive dello spazio urbano contermine la Chiesa di Santa Chiara a Napoli attraverso la lettura di Disegni di Paesaggio, Pitture di Veduta e Fotogrammi d’archivio. Il breve contributo vuole essere uno spunto investigativo da condividere con gli studenti americani ed italiani che hanno partecipato al Corso, per evidenziare le potenzialità dell’immagine dell’Architettura e della Città, a paragone tra le recenti tecnologie digitali e le pratiche artistiche del Sette-Ottocento. La diffusione capillare dei sensori fotografici e dei dispositivi di visualizzazione, la semplicità di acquisizione, il netto abbattimento dei costi di produzione e riproduzione, l'immediatezza nella condivisione globale, da un lato esaltano la potenzialità espressiva del medium iconografico, dall'altra stanno progressivamente svuotando il significato documentario dell'immagine come cristallizzazione alla data un fenomeno reale. Quando la 'costruzione' dell'immagine (grafica, pittorica o fotografica) e la sua diffusione erano più impegnative, più costose, tecnicamente più complesse, la scelta della tecnica di rappresentazione, del punto di vista, dell'istante della ripresa erano proporzionali alla rilevanza del soggetto e da questa derivava la potenziale diffusione e successo dell'immagine.

The rare case of Santa Chiara in Naples

ARGENZIANO, Pasquale
2013

Abstract

Nell’ambito del Corso Internazionale “Development and Preservation in Large Cities: an International Perspective” - State University of New Jersey (USA) e Dipartimento di Architettura “Luigi Vanvitelli” - il contributo esamina le vicende evolutive dello spazio urbano contermine la Chiesa di Santa Chiara a Napoli attraverso la lettura di Disegni di Paesaggio, Pitture di Veduta e Fotogrammi d’archivio. Il breve contributo vuole essere uno spunto investigativo da condividere con gli studenti americani ed italiani che hanno partecipato al Corso, per evidenziare le potenzialità dell’immagine dell’Architettura e della Città, a paragone tra le recenti tecnologie digitali e le pratiche artistiche del Sette-Ottocento. La diffusione capillare dei sensori fotografici e dei dispositivi di visualizzazione, la semplicità di acquisizione, il netto abbattimento dei costi di produzione e riproduzione, l'immediatezza nella condivisione globale, da un lato esaltano la potenzialità espressiva del medium iconografico, dall'altra stanno progressivamente svuotando il significato documentario dell'immagine come cristallizzazione alla data un fenomeno reale. Quando la 'costruzione' dell'immagine (grafica, pittorica o fotografica) e la sua diffusione erano più impegnative, più costose, tecnicamente più complesse, la scelta della tecnica di rappresentazione, del punto di vista, dell'istante della ripresa erano proporzionali alla rilevanza del soggetto e da questa derivava la potenziale diffusione e successo dell'immagine.
2013
Argenziano, Pasquale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/374509
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