Si percepisce un disagio degli ordinamenti verso le confessioni ed il fenomeno religioso nella sua interezza, essendo falliti i tentativi di espellere le religioni dalla vita civile. Vi sono innumerevoli casi di discriminazioni religiose verso le quali i medesimi sistemi giuridici si affannano a reagire. Gli ordinamenti che garantiscono (formalmente) la libertà religiosa non sempre ne rendono poi pienamente libere tutte le manifestazioni ad essa connesse. Le grandi democrazie occidentali con le loro società apparentemente evolute non sono del tutto immuni da condotte discriminatorie. Esse si manifestano nei modi più vari ma si giustificano spesso come atti di difesa di una mera laicità ordinamentale frutto della maggioranza e non di una moderna “laicità interculturale”. Emergono, quindi, per il giurista contemporaneo nuove “sfide” di tutela della libertà religiosa. L’inquadramento costituzionale di tale diritto fondamentale tuttavia non soddisfa più se intesa in senso tradizionale, cioè di mera protezione. Occorre aumentare il livello qualitativo di “libertà religiosa” non soltanto con dichiarazioni di principio ma soprattutto con l’assunzione di concreti strumenti giuridici che aiutino tale processo. Bisogna cioè fornire a tutti eguali opportunità.

Superare la sola eguaglianza formale: verso la libertà religiosa delle opportunità

FUCCILLO, Antonio
2017

Abstract

Si percepisce un disagio degli ordinamenti verso le confessioni ed il fenomeno religioso nella sua interezza, essendo falliti i tentativi di espellere le religioni dalla vita civile. Vi sono innumerevoli casi di discriminazioni religiose verso le quali i medesimi sistemi giuridici si affannano a reagire. Gli ordinamenti che garantiscono (formalmente) la libertà religiosa non sempre ne rendono poi pienamente libere tutte le manifestazioni ad essa connesse. Le grandi democrazie occidentali con le loro società apparentemente evolute non sono del tutto immuni da condotte discriminatorie. Esse si manifestano nei modi più vari ma si giustificano spesso come atti di difesa di una mera laicità ordinamentale frutto della maggioranza e non di una moderna “laicità interculturale”. Emergono, quindi, per il giurista contemporaneo nuove “sfide” di tutela della libertà religiosa. L’inquadramento costituzionale di tale diritto fondamentale tuttavia non soddisfa più se intesa in senso tradizionale, cioè di mera protezione. Occorre aumentare il livello qualitativo di “libertà religiosa” non soltanto con dichiarazioni di principio ma soprattutto con l’assunzione di concreti strumenti giuridici che aiutino tale processo. Bisogna cioè fornire a tutti eguali opportunità.
2017
Fuccillo, Antonio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/374085
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