«Io sono innamorato della parola ‘lacuna’; parola squisitamente latina […] Nelle sue tre sillabe si condensa tutto ciò che di bello ed esemplare ha per me l’antica lingua di Roma: robustezza, pregnanza sonora e semantica, e una capacità di echeggiare per lunghe distanze» (p. 3). «La lacunosità, strutturando l’insieme in un ordine coerente, fornisce un antidoto contro la morte. Ecco la lezione di Orazio: la buona letteratura tiene a bada la fine, rinnovando il presente e con questo il piacere dell’essere qui e ora», Gardini (p. 79, a proposito dell’Ars poetica). Quelli citati sono due degli svariati passaggi che Nicola Gardini, docente di italiano e letterature comparate a Oxford, dedica alla lingua e alla letteratura latine nel suo ricco saggio einaudiano, dedicato soprattutto (ma non solo) alla reticentia, al ‘non-detto’, all’omissione intenzionale in letteratura.
N. Gardini, Lacuna. Saggio sul non detto in letteratura, Torino, Einaudi, 2014, pp. 217. (A. Sacerdoti)
SACERDOTI, Arianna
2016
Abstract
«Io sono innamorato della parola ‘lacuna’; parola squisitamente latina […] Nelle sue tre sillabe si condensa tutto ciò che di bello ed esemplare ha per me l’antica lingua di Roma: robustezza, pregnanza sonora e semantica, e una capacità di echeggiare per lunghe distanze» (p. 3). «La lacunosità, strutturando l’insieme in un ordine coerente, fornisce un antidoto contro la morte. Ecco la lezione di Orazio: la buona letteratura tiene a bada la fine, rinnovando il presente e con questo il piacere dell’essere qui e ora», Gardini (p. 79, a proposito dell’Ars poetica). Quelli citati sono due degli svariati passaggi che Nicola Gardini, docente di italiano e letterature comparate a Oxford, dedica alla lingua e alla letteratura latine nel suo ricco saggio einaudiano, dedicato soprattutto (ma non solo) alla reticentia, al ‘non-detto’, all’omissione intenzionale in letteratura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.