Nel saggio sono presentati i primi esiti di una ricerca di più ampio respiro sulla narrazione/rappresentazione dei paesaggi ‘nuovi’ delle Due Sicilie nelle riviste illustrate edite nel Regno nella prima metà dell’Ottocento. Il ‘Poliorama Pittoresco’, in particolare, ha rappresentato il più diffuso e longevo periodico napoletano di storiografia artistica, pubblicato con ben poche interruzioni tra il 1836 e il 1860 sulla scia dei magazine già largamente diffusi in Italia e in Europa. Senza dimenticare l'eterogenea ma confusa successione di paesaggi costieri e rurali, scorci urbani e monumenti di città antiche e moderne, dai capoluoghi di provincia sino alle più piccole contrade, largo spazio fu dedicato alle canoniche tappe del 'grand tour' tardo settecentesco e alle inedite mete di un movimento 'turistico' ancora agli albori, anche se proprio nella raffigurazione dei ‘nuovi’ luoghi del Regno deve ricercarsi il vero punto di forza dei quasi mille fascicoli pubblicati settimanalmente dalla nutrita redazione del Poliorama. Grazie all'illustrazione litografica, indispensabile supporto ad articoli caratterizzati da una generale superficialità, particolare interesse riveste infatti la descrizione di quei luoghi «privi di storia ma meritevoli di averla» perché appena riscoperti dopo secoli di oblio, perché lontani dai tradizionali itinerari di viaggio o perché pervasi da quello ‘spirito’ del progresso e delle industrie che, in anni decisivi nella complessiva modernizzazione del Regno, avrebbe portato a profonde trasformazioni urbane e territoriali, specchio fedele di una società in rapido mutamento.

Città e paesaggi nuovi del Regno delle Due Sicilie nelle pagine del «Poliorama pittoresco» (1836-1860)

PIGNATELLI SPINAZZOLA, Giuseppe
2016

Abstract

Nel saggio sono presentati i primi esiti di una ricerca di più ampio respiro sulla narrazione/rappresentazione dei paesaggi ‘nuovi’ delle Due Sicilie nelle riviste illustrate edite nel Regno nella prima metà dell’Ottocento. Il ‘Poliorama Pittoresco’, in particolare, ha rappresentato il più diffuso e longevo periodico napoletano di storiografia artistica, pubblicato con ben poche interruzioni tra il 1836 e il 1860 sulla scia dei magazine già largamente diffusi in Italia e in Europa. Senza dimenticare l'eterogenea ma confusa successione di paesaggi costieri e rurali, scorci urbani e monumenti di città antiche e moderne, dai capoluoghi di provincia sino alle più piccole contrade, largo spazio fu dedicato alle canoniche tappe del 'grand tour' tardo settecentesco e alle inedite mete di un movimento 'turistico' ancora agli albori, anche se proprio nella raffigurazione dei ‘nuovi’ luoghi del Regno deve ricercarsi il vero punto di forza dei quasi mille fascicoli pubblicati settimanalmente dalla nutrita redazione del Poliorama. Grazie all'illustrazione litografica, indispensabile supporto ad articoli caratterizzati da una generale superficialità, particolare interesse riveste infatti la descrizione di quei luoghi «privi di storia ma meritevoli di averla» perché appena riscoperti dopo secoli di oblio, perché lontani dai tradizionali itinerari di viaggio o perché pervasi da quello ‘spirito’ del progresso e delle industrie che, in anni decisivi nella complessiva modernizzazione del Regno, avrebbe portato a profonde trasformazioni urbane e territoriali, specchio fedele di una società in rapido mutamento.
2016
PIGNATELLI SPINAZZOLA, Giuseppe
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