Negli ultimi cinquantanni, eventi sismici di magnitudo Richter superiori a cinque, hanno cancellato interi paesi italiani nella Valle del Belice (1968, magnitudo 5,9), nella Valle del Tagliamento (1976, magnitudo 6,5), in Irpinia (1980, magnitudo 6,9), in Umbria (1997, magnitudo 6,1/6,9), in Abruzzo (2009, magnitudo 6,3/5,8) e in Emilia (2012, magnitudo 5,6/5,8). I criteri utilizzati per l'analisi e la valutazione della vulnerabilità  sismica di un insediamento sono solo di tipo edilizio (Dipartimento della Protezione Civile - Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti DPC-GNDT) e non interpretano la città  come un sistema complesso di spazi adattati. La semplificazione, posta a base di tale modello, presuppone una città  come banale somma dei suoi elementi edilizi, ma la città è un complesso sistema in cui le relazioni tra i vari componenti assumono un significato altrettanto importante. Il metodo della Struttura Urbana Minima (SUM) è finalizzato all’analisi e valutazione della vulnerabilità  dei sistemi funzionali, insediativi e infrastrutturali, al verificarsi di un evento sismico, in una prospettiva temporale estesa che tenga conto, oltre che del danno immediato, degli effetti differiti e di lungo periodo. Il paper si propone di comparare l’indice di vulnerabilità  sismica, ottenuto dall’applicazione di due metodi (DPC-GNDT e SUM), alla nuova Conza della Campania (Av) interamente ricostruita fuori sito, dopo il terremoto del 1980. Il contributo evidenzierà  potenzialità  e limiti dei due metodi e il ruolo che può essere attribuito alla pianificazione urbanistica degli insediamenti in zona sismica.

LA VULNERABILITÀ SISMICA DELLA NUOVA CONZA DELLA CAMPANIA (AV)

Losco S.
;
2017

Abstract

Negli ultimi cinquantanni, eventi sismici di magnitudo Richter superiori a cinque, hanno cancellato interi paesi italiani nella Valle del Belice (1968, magnitudo 5,9), nella Valle del Tagliamento (1976, magnitudo 6,5), in Irpinia (1980, magnitudo 6,9), in Umbria (1997, magnitudo 6,1/6,9), in Abruzzo (2009, magnitudo 6,3/5,8) e in Emilia (2012, magnitudo 5,6/5,8). I criteri utilizzati per l'analisi e la valutazione della vulnerabilità  sismica di un insediamento sono solo di tipo edilizio (Dipartimento della Protezione Civile - Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti DPC-GNDT) e non interpretano la città  come un sistema complesso di spazi adattati. La semplificazione, posta a base di tale modello, presuppone una città  come banale somma dei suoi elementi edilizi, ma la città è un complesso sistema in cui le relazioni tra i vari componenti assumono un significato altrettanto importante. Il metodo della Struttura Urbana Minima (SUM) è finalizzato all’analisi e valutazione della vulnerabilità  dei sistemi funzionali, insediativi e infrastrutturali, al verificarsi di un evento sismico, in una prospettiva temporale estesa che tenga conto, oltre che del danno immediato, degli effetti differiti e di lungo periodo. Il paper si propone di comparare l’indice di vulnerabilità  sismica, ottenuto dall’applicazione di due metodi (DPC-GNDT e SUM), alla nuova Conza della Campania (Av) interamente ricostruita fuori sito, dopo il terremoto del 1980. Il contributo evidenzierà  potenzialità  e limiti dei due metodi e il ruolo che può essere attribuito alla pianificazione urbanistica degli insediamenti in zona sismica.
2017
9788899237127
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