Il saggio è pubblicato nel volume finale della ricerca PRIN Recycle Italy, nell’ambito della quale l’autrice è componente di unità di ricerca e responsabile di laboratorio di ricerca locale. Nel volume, che delinea una teoria del riciclo in architettura in forma di dizionario, la voce “anonimo”, nutrendosi delle ricerche dell’autrice sulle progettualità del quotidiano, propone l’anonimato come principio progettuale e il progetto di riciclo come ambito nel quale sperimentare un approccio non convenzionalmente autoriale all’architettura. Tramite l’espediente della corrispondenza tra alcune declinazioni della voce “anonimo”, inteso come privo di tratti distintivi, privo del nome dell’autore, o che cela il nome dell’autore, e alcuni aspetti dell’architettura del riciclo, intesa come adattiva, inclusiva o sovversiva, il saggio presenta un repertorio di approcci, dispositivi ed esempi di progetto per un’architettura che aspira alla flessibilità delle soluzioni più che ai modelli, all’apertura del processo progettuale più che alla compiutezza della forma e all’intelligenza dei dispositivi più che alla riconoscibilità del linguaggio. ///// PRIN 2011 Re-cycle Italy. Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio. Università Iuav di Venezia con Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi "Gabriele D'Annunzio" Chieti-Pescara, Università degli Studi di Genova, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Napoli "Federico II", Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Politecnico di Torino, Università degli Studi di Trento F. Ippolito, componente dell’unità di ricerca napoletana del PRIN, responsabile del laboratorio di ricerca locale.

Anonimo / Anonymous

IPPOLITO, Fabrizia
2016

Abstract

Il saggio è pubblicato nel volume finale della ricerca PRIN Recycle Italy, nell’ambito della quale l’autrice è componente di unità di ricerca e responsabile di laboratorio di ricerca locale. Nel volume, che delinea una teoria del riciclo in architettura in forma di dizionario, la voce “anonimo”, nutrendosi delle ricerche dell’autrice sulle progettualità del quotidiano, propone l’anonimato come principio progettuale e il progetto di riciclo come ambito nel quale sperimentare un approccio non convenzionalmente autoriale all’architettura. Tramite l’espediente della corrispondenza tra alcune declinazioni della voce “anonimo”, inteso come privo di tratti distintivi, privo del nome dell’autore, o che cela il nome dell’autore, e alcuni aspetti dell’architettura del riciclo, intesa come adattiva, inclusiva o sovversiva, il saggio presenta un repertorio di approcci, dispositivi ed esempi di progetto per un’architettura che aspira alla flessibilità delle soluzioni più che ai modelli, all’apertura del processo progettuale più che alla compiutezza della forma e all’intelligenza dei dispositivi più che alla riconoscibilità del linguaggio. ///// PRIN 2011 Re-cycle Italy. Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio. Università Iuav di Venezia con Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi "Gabriele D'Annunzio" Chieti-Pescara, Università degli Studi di Genova, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Napoli "Federico II", Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Politecnico di Torino, Università degli Studi di Trento F. Ippolito, componente dell’unità di ricerca napoletana del PRIN, responsabile del laboratorio di ricerca locale.
2016
Ippolito, Fabrizia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/360550
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