Dal punto di vista dell’analisi grafica, il diario di viaggio di Konrad Grünenberg da Costanza a Gerusalemme, Beschreibung der Reise von Konstanz nach Jerusalem, si inserisce appieno nel suo contesto epocale per la scelta di metodi, tecniche e strumenti di rappresentazione utilizzati, rispondendo alla più generale tradizione occidentale della cultura figurativa del paesaggio, della città e dell’architettura nonché allineandosi, qui nello specifico, anche ai canoni editoriali per ciò che riguarda lo stile compositivo e le modalità di scrittura utilizzate essendo il diario di Grünenberg un’opera manoscritta e non a stampa. Il manoscritto di Grünenberg è di medio formato (32x21,5 cm), è in lingua alemanna ed è scritto con calligrafia in stile gotico in minuscolo e con l’uso diffuso di capilettera a tratto decorati con disegni dal motivo floreale (raramente zoo-antropomorfo od araldico) e nei colori blu, rosso, verde e giallo oro. I disegni che rappresentano i paesaggi, le città, parti di esse o alcune architetture hanno dimensioni diverse e possono occupare l’intera pariglia o soltanto la parte inferiore (destinando quella superiore al testo scritto) oppure interessare una sola pagina o parte di essa. La scelta del formato dei disegni trova ragione nella scala di rappresentazione utilizzata in quanto i luoghi documentati a scala urbana (le città incontrate durante il viaggio) necessitano di un campo di maggiore dimensione e, pertanto, impegnano l’intera pariglia mentre parti di città oppure gli edifici singoli sono rappresentati a scala architettonica e occupano una sola pagina o parte di essa. In generale, la rappresentazione grafica dei luoghi visitati durante il viaggio fa uso di un disegno a mano libera per la raffigurazione del paesaggio naturale e di un disegno geometrico per la documentazione degli artefatti edilizi.
I DIARI DEI VIAGGIATORI. DA COSTANZA A GERUSALEMME
ZERLENGA, Ornella
;JACAZZI, Danila
2015
Abstract
Dal punto di vista dell’analisi grafica, il diario di viaggio di Konrad Grünenberg da Costanza a Gerusalemme, Beschreibung der Reise von Konstanz nach Jerusalem, si inserisce appieno nel suo contesto epocale per la scelta di metodi, tecniche e strumenti di rappresentazione utilizzati, rispondendo alla più generale tradizione occidentale della cultura figurativa del paesaggio, della città e dell’architettura nonché allineandosi, qui nello specifico, anche ai canoni editoriali per ciò che riguarda lo stile compositivo e le modalità di scrittura utilizzate essendo il diario di Grünenberg un’opera manoscritta e non a stampa. Il manoscritto di Grünenberg è di medio formato (32x21,5 cm), è in lingua alemanna ed è scritto con calligrafia in stile gotico in minuscolo e con l’uso diffuso di capilettera a tratto decorati con disegni dal motivo floreale (raramente zoo-antropomorfo od araldico) e nei colori blu, rosso, verde e giallo oro. I disegni che rappresentano i paesaggi, le città, parti di esse o alcune architetture hanno dimensioni diverse e possono occupare l’intera pariglia o soltanto la parte inferiore (destinando quella superiore al testo scritto) oppure interessare una sola pagina o parte di essa. La scelta del formato dei disegni trova ragione nella scala di rappresentazione utilizzata in quanto i luoghi documentati a scala urbana (le città incontrate durante il viaggio) necessitano di un campo di maggiore dimensione e, pertanto, impegnano l’intera pariglia mentre parti di città oppure gli edifici singoli sono rappresentati a scala architettonica e occupano una sola pagina o parte di essa. In generale, la rappresentazione grafica dei luoghi visitati durante il viaggio fa uso di un disegno a mano libera per la raffigurazione del paesaggio naturale e di un disegno geometrico per la documentazione degli artefatti edilizi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.