Dalla Carta Archeologica alla Carta delle Potenzialità Archeologiche. Esperienze a Sturno e Bellona per una strategia condivisa di pianificazione del territorio

This paper provides some considerations about conditions in which researchers work in Italy nowadays, after ten years from the beginning of the Archaeological Map of the Campania Project. In this long period there were changes in the academic organization, with the reduction of research funds, and new rules of the “Preventive Archeology”, the land use planning and the archaeological heritage management. As a result of these factors, the latest Archaeological Maps have had operating implications, with Maps of the Archaeological Potential, which give practical recommendations for the safeguard of the Archaeological Heritage and for future researches in this field. The opportunity provided by the municipalities of Bellona and Sturno to the Department of Humanities and Cultural Heritage of the Second University of Naples to draft the Archaeological Potential Map of these territory, has allowed to experiment new forms of interaction between University, “Soprintendenza per i Beni Archeologici” and local Government, for a common shared strategy for land-use planning.

Il contributo offre alcuni spunti di riflessioni sulla situazione in cui viene ad operare oggi, dopo dieci anni, l’iniziativa della Carta Archeologica della Campania in seguito alle modifiche dell’ordinamento universitario, alla riduzione dei fondi di ricerca e alle nuove regole in ria di archeologia preventiva, con la conseguente ricaduta pratica sulla programmazione territoriale. Proprio in seguito a tali fattori le ultime ricerche condotte per la redazione di Carte archeologiche hanno assunto un risvolto operativo, con l’elaborazione di Carte delle Potenzialità Archeologiche dei territori indagati, i cui criteri rispondono all’esigenza di indicazioni pratiche propedeutiche e funzionali alla tutela e a future ricerche. L’occasione offerta al Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Seconda Università degli studi di Napoli da parte dei Comuni di Bellona e di Sturno di redigere la Carta delle Potenzialità Archeologiche da allegare ai rispettivi Piani Urbanistici Comunali, stipulando apposite convenzioni, ha permesso di sperimentare nuove forme di interazione tra Università, Soprintendenza dei Beni archeologici ed enti locali, per una strategia condivisa di pianificazione del territorio, con ricadute pratiche in termini di programmazione urbanistica e territoriale.