La piramide alimentare che viene “insegnata” agli allievi delle scuole di ogni ordine e grado è un macroscopico errore iconografico. Occorre educare anche attraverso nuovi segni, nuove forme che consentano di recuperare il significato e il valore della Dieta mediterranea come alimentazione armonica di colori, di profumi, sapori, gusti, e suoni per favorire relazioni, processi e desideri. La piramide tra I solidi è il più rigido e statico, con la testa piccola e il corpo grande; se alla piramide aggiungiamo due piedini alla base, un cerchietto al vertice e due mani sulle facce laterali, ecco il solido più “obeso”. La rappresentazione stratificata del “paniere alimentare” sovrappone la carne al pesce, il pesce al formaggio e alla frutta alla verdura e su tutti le fette (della piramide) è posta la ciliegina (sulla torta) che diventa il più ambito vertice: un altro macroscopico errore formale. Come insegnano I nutrizionisti, la sana alimentazione non può essere compartimentata, non esistono fasce di contenimento, l’olio extra vergine di oliva che è vicino il vertice -in alcune piramidi- condisce le verdure o il pane, il cibo è equilibrio, armonia non isolamento. E siamo certi che la sana alimentazione è un dentro o un fuori (la piramide)? E quale piramide? Perchè la letteratura ne ha prodotte e ne produce tantissime iterando e aggiungendo errori ad errori, c’è sempre una nuova piramide alimentare con un ulteriore errore formale, e la forma è sostanza. Soprattutto la forma simbolica! L’acqua ad esempio si trova sulle facce e non dentro le sezioni compartimentate, l’attività fisica è posta sotto la piramide e sembra tradurre la sfida di coniugare il desiderio di movimento posto sotto il peso monolitico della piramide! E se rispettassi ogni prescrizione alimentare ma mangiassi disteso in poltrona giocando con la computer e smartphone sarei ugualmente assicurato nel peso? E non menzioniamo l’errore geometrico: si parla di piramide e si rappresenta un triangolo! Ma questa è un’altra storia! L’uso didattico di questo segno risulta assolutamente schizzofrenico, I bambini metabolizzano questa forma monolitica, nella quale non è ammessa elasticità, mobilità, azione. E la percentuale dei bambini obesi cresce a “dismisura”. Occorre ri-cominciare a disegnare una textura (alimentare) fatta di trama e ordito, spazio (fisico) e tempo (dell’attesa, della pazienza, dell’umiltà, della condivisione), consapevole che -per dirlo con Enzo Mari - “quando mi chiedono chi è il miglior progettista che conosco, rispondo sempre: un vecchio contadino che pianta un bosco di castagni. Sa benissimo che non vivrà a sufficienza per poterne mangiare i frutti, per riscaldarsi con il suo legno o usarlo per farne uno sgabello, né rinfrescarsi d’estate all’ombra delle fronde. Non lo pianta per se, ma per i suoi nipoti”.

L’ERRORE ICONOGRAFICO DELLA PIRAMIDE ALIMENTARE.

MARTUSCIELLO, Sabina
2014

Abstract

La piramide alimentare che viene “insegnata” agli allievi delle scuole di ogni ordine e grado è un macroscopico errore iconografico. Occorre educare anche attraverso nuovi segni, nuove forme che consentano di recuperare il significato e il valore della Dieta mediterranea come alimentazione armonica di colori, di profumi, sapori, gusti, e suoni per favorire relazioni, processi e desideri. La piramide tra I solidi è il più rigido e statico, con la testa piccola e il corpo grande; se alla piramide aggiungiamo due piedini alla base, un cerchietto al vertice e due mani sulle facce laterali, ecco il solido più “obeso”. La rappresentazione stratificata del “paniere alimentare” sovrappone la carne al pesce, il pesce al formaggio e alla frutta alla verdura e su tutti le fette (della piramide) è posta la ciliegina (sulla torta) che diventa il più ambito vertice: un altro macroscopico errore formale. Come insegnano I nutrizionisti, la sana alimentazione non può essere compartimentata, non esistono fasce di contenimento, l’olio extra vergine di oliva che è vicino il vertice -in alcune piramidi- condisce le verdure o il pane, il cibo è equilibrio, armonia non isolamento. E siamo certi che la sana alimentazione è un dentro o un fuori (la piramide)? E quale piramide? Perchè la letteratura ne ha prodotte e ne produce tantissime iterando e aggiungendo errori ad errori, c’è sempre una nuova piramide alimentare con un ulteriore errore formale, e la forma è sostanza. Soprattutto la forma simbolica! L’acqua ad esempio si trova sulle facce e non dentro le sezioni compartimentate, l’attività fisica è posta sotto la piramide e sembra tradurre la sfida di coniugare il desiderio di movimento posto sotto il peso monolitico della piramide! E se rispettassi ogni prescrizione alimentare ma mangiassi disteso in poltrona giocando con la computer e smartphone sarei ugualmente assicurato nel peso? E non menzioniamo l’errore geometrico: si parla di piramide e si rappresenta un triangolo! Ma questa è un’altra storia! L’uso didattico di questo segno risulta assolutamente schizzofrenico, I bambini metabolizzano questa forma monolitica, nella quale non è ammessa elasticità, mobilità, azione. E la percentuale dei bambini obesi cresce a “dismisura”. Occorre ri-cominciare a disegnare una textura (alimentare) fatta di trama e ordito, spazio (fisico) e tempo (dell’attesa, della pazienza, dell’umiltà, della condivisione), consapevole che -per dirlo con Enzo Mari - “quando mi chiedono chi è il miglior progettista che conosco, rispondo sempre: un vecchio contadino che pianta un bosco di castagni. Sa benissimo che non vivrà a sufficienza per poterne mangiare i frutti, per riscaldarsi con il suo legno o usarlo per farne uno sgabello, né rinfrescarsi d’estate all’ombra delle fronde. Non lo pianta per se, ma per i suoi nipoti”.
2014
Martusciello, Sabina
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/334927
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact