La formazione del popolo longobardo è esaminata in tutti i suoi passaggi discutendo criticamente le fonti testuali e quelle archeologiche in una serrata comparazione che ha consentito di ripercorrere la vicenda migratoria e di individuarne il ruolo etnogenetico. La testimonianza di Paolo Diacono, pur finalizzata alla formazione dell'identità della 'gens Langobardorum' e viziata da numerose carenze e imprecisioni, costituisce un riferimento orientativo per l'interpretazione di una vicenda che la ricerca archeologica condotta in Sassonia, Boemia, Austria, Ungheria, Slovenia e Italia ha contribuito a inquadrare con particolare affidabilità per la fase di fine V e VI secolo allorché il ruolo storico svolto dai Longobardi venne meglio definendosi di pari passo con il consolidamento del loro profilo nelle complesse dinamiche politiche che interessarono l'area carpatico-danubiana. La parte del lavoro dedicata all'insediamento in Italia coglie le dinamiche del popolamento della penisola nella tarda antichità inquadrando il ruolo di impulso svolto dal regno longobardo e, nell'Italia centro-meridionale, dai ducati di Spoleto e di Benevento. Particolare attenzione è rivolta all'esame dei risultati dell'archeologia funeraria nella comparazione con le esperienze che hanno riguardato altri popoli dell'area culturale merovingico-orientale.
I Longobardi: migrazione, etnogenesi, insediamento
ROTILI, Marcello
2010
Abstract
La formazione del popolo longobardo è esaminata in tutti i suoi passaggi discutendo criticamente le fonti testuali e quelle archeologiche in una serrata comparazione che ha consentito di ripercorrere la vicenda migratoria e di individuarne il ruolo etnogenetico. La testimonianza di Paolo Diacono, pur finalizzata alla formazione dell'identità della 'gens Langobardorum' e viziata da numerose carenze e imprecisioni, costituisce un riferimento orientativo per l'interpretazione di una vicenda che la ricerca archeologica condotta in Sassonia, Boemia, Austria, Ungheria, Slovenia e Italia ha contribuito a inquadrare con particolare affidabilità per la fase di fine V e VI secolo allorché il ruolo storico svolto dai Longobardi venne meglio definendosi di pari passo con il consolidamento del loro profilo nelle complesse dinamiche politiche che interessarono l'area carpatico-danubiana. La parte del lavoro dedicata all'insediamento in Italia coglie le dinamiche del popolamento della penisola nella tarda antichità inquadrando il ruolo di impulso svolto dal regno longobardo e, nell'Italia centro-meridionale, dai ducati di Spoleto e di Benevento. Particolare attenzione è rivolta all'esame dei risultati dell'archeologia funeraria nella comparazione con le esperienze che hanno riguardato altri popoli dell'area culturale merovingico-orientale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.