Le motivazioni economiche dell'intervento pubblico nel settore dei beni culturali si basano sui fallimenti del mercato che riducono il benessere della società e compromettono la possibilità di attuare politiche finalizzate a limitare le conseguenze negative. L’analisi normativa svolta nella prima parte del volume ha evidenziato l’esistenza di motivazioni costituzionali che, secondo l’interpretazione giuridica prevalente, qualificano il nostro come uno “Stato di cultura” che già di per sé giustifica l’intervento pubblico: sia per promuovere una maggiore diffusione della cultura, sia per tutelare e conservare il patrimonio culturale e i beni che lo compongono. Queste motivazioni, tradotte in principi costituzionali, derivano a loro volta sia da una serie di ragioni contingenti connesse alla vastità del nostro patrimonio culturale sia da questioni etiche e sociali, legate per esempio alla necessità di preservare il patrimonio per trasmetterlo integro alle generazioni future (il settore pubblico che esercita la funzione di “depositario dei beni”) oppure di promuovere una maggiore diffusione della cultura al fine di accrescere il benessere collettivo. Sebbene Scitovky67 evidenzia che se valutassimo unicamente le preferenze che trapelano dal comportamento della collettività dovremmo affermare, in generale, che essa propende per l’intervento pubblico a favore della cultura, tuttavia, la scelta dell’intervento pubblico è legata al dibattito relativo alle giustificazioni teoriche della politica culturale basata su considerazioni etiche, o legate alla valenza educativa – istruttiva della cultura, e sul fallimento del mercato. Considerato che le prime motivazioni, etiche e sociali, non sono sufficienti a supportare validamente dal punto di vista economico l’intervento pubblico nel settore dei beni culturali, è indispensabile analizzare il processo e le motivazioni che determinano gli appropriati interventi pubblici per la tutela e conservazione del patrimonio culturale e quali sono le tecniche d’intervento

LE GIUSTIFICAZIONI E LE MODALITÀ DELL’INTERVENTO PUBBLICO

ALFANO, Maria Rosaria
2010

Abstract

Le motivazioni economiche dell'intervento pubblico nel settore dei beni culturali si basano sui fallimenti del mercato che riducono il benessere della società e compromettono la possibilità di attuare politiche finalizzate a limitare le conseguenze negative. L’analisi normativa svolta nella prima parte del volume ha evidenziato l’esistenza di motivazioni costituzionali che, secondo l’interpretazione giuridica prevalente, qualificano il nostro come uno “Stato di cultura” che già di per sé giustifica l’intervento pubblico: sia per promuovere una maggiore diffusione della cultura, sia per tutelare e conservare il patrimonio culturale e i beni che lo compongono. Queste motivazioni, tradotte in principi costituzionali, derivano a loro volta sia da una serie di ragioni contingenti connesse alla vastità del nostro patrimonio culturale sia da questioni etiche e sociali, legate per esempio alla necessità di preservare il patrimonio per trasmetterlo integro alle generazioni future (il settore pubblico che esercita la funzione di “depositario dei beni”) oppure di promuovere una maggiore diffusione della cultura al fine di accrescere il benessere collettivo. Sebbene Scitovky67 evidenzia che se valutassimo unicamente le preferenze che trapelano dal comportamento della collettività dovremmo affermare, in generale, che essa propende per l’intervento pubblico a favore della cultura, tuttavia, la scelta dell’intervento pubblico è legata al dibattito relativo alle giustificazioni teoriche della politica culturale basata su considerazioni etiche, o legate alla valenza educativa – istruttiva della cultura, e sul fallimento del mercato. Considerato che le prime motivazioni, etiche e sociali, non sono sufficienti a supportare validamente dal punto di vista economico l’intervento pubblico nel settore dei beni culturali, è indispensabile analizzare il processo e le motivazioni che determinano gli appropriati interventi pubblici per la tutela e conservazione del patrimonio culturale e quali sono le tecniche d’intervento
2010
Alfano, Maria Rosaria
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