L'istituto della comunicazione dei motivi ostatitivi all'accoglimento dell'istanza di cui all'art. 10-bis della L. 241/90 (c.d. preavviso di rigetto) viene analizzato dall’Autore sia per quanto attiene alla sua ratio ispiratrice (tenendo conto del noto dibattito che, in tema di pretese partecipative, vede contrapposti i fautori della tesi garantistica ed i sostenitori della tesi collaborativa), sia per quanto attiene ai più rilevanti profili applicativi (competenza, contenuti, omissione, rinnovazione, effetti sul termine di conclusione del procedimento, deroghe al relativo obbligo, motivazione). Nel corso del lavoro vengono prospettate alcune soluzioni interpretative e de iure condendo volte a rendere più funzionale l’istituto in coerenza con la sua filosofia di fondo e soprattutto – come illustrato nella parte conclusiva - ad evitare che esso si traduca in un vano appesantimento procedurale.
Comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza”
TARULLO, Stefano
2005
Abstract
L'istituto della comunicazione dei motivi ostatitivi all'accoglimento dell'istanza di cui all'art. 10-bis della L. 241/90 (c.d. preavviso di rigetto) viene analizzato dall’Autore sia per quanto attiene alla sua ratio ispiratrice (tenendo conto del noto dibattito che, in tema di pretese partecipative, vede contrapposti i fautori della tesi garantistica ed i sostenitori della tesi collaborativa), sia per quanto attiene ai più rilevanti profili applicativi (competenza, contenuti, omissione, rinnovazione, effetti sul termine di conclusione del procedimento, deroghe al relativo obbligo, motivazione). Nel corso del lavoro vengono prospettate alcune soluzioni interpretative e de iure condendo volte a rendere più funzionale l’istituto in coerenza con la sua filosofia di fondo e soprattutto – come illustrato nella parte conclusiva - ad evitare che esso si traduca in un vano appesantimento procedurale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.