Il saggio ricostruisce le vicende della villa Odescalchi fuori porta del Popolo a Roma, che oggi non esiste più, appartenuta dalla fine del Seicento a Livio Odescalchi, committente di nuovi lavori. L’approfondimento delle trasformazioni della vigna e dei suoi edifici ha consentito di fare nuove considerazioni sulla committenza di Livio e sull’architetto di fiducia Carlo Buratti che lavorò per lui anche in questo cantiere. La villa, letta come una sorta di emblematica sintesi “arcadica” tra committente, architetto e tipologia d’intervento, ha offerto nuovi spunti per avvalorare l’interpretazione critica che ha individuato la premessa all’ondata classicistica promossa a Roma da Clemente XII proprio negli anni a cavallo tra Seicento e Settecento, intorno alla linea formativa che fa capo alla scuola di Carlo Fontana. Si è cercato, in tal senso, di riconsiderare il contributo di personaggi, forse finora non sufficientemente approfonditi dalla storiografia, tra i quali appunto Livio Odescalchi che, attraverso scelte programmatiche di una committenza misurata e raziocinante, diede un apporto determinante al distacco dal barocco in campo architettonico.
Architettura e committenza arcadica. La vigna di Livio Odescalchi fuori porta del Popolo a Roma
PEZONE, Maria Gabriella
2008
Abstract
Il saggio ricostruisce le vicende della villa Odescalchi fuori porta del Popolo a Roma, che oggi non esiste più, appartenuta dalla fine del Seicento a Livio Odescalchi, committente di nuovi lavori. L’approfondimento delle trasformazioni della vigna e dei suoi edifici ha consentito di fare nuove considerazioni sulla committenza di Livio e sull’architetto di fiducia Carlo Buratti che lavorò per lui anche in questo cantiere. La villa, letta come una sorta di emblematica sintesi “arcadica” tra committente, architetto e tipologia d’intervento, ha offerto nuovi spunti per avvalorare l’interpretazione critica che ha individuato la premessa all’ondata classicistica promossa a Roma da Clemente XII proprio negli anni a cavallo tra Seicento e Settecento, intorno alla linea formativa che fa capo alla scuola di Carlo Fontana. Si è cercato, in tal senso, di riconsiderare il contributo di personaggi, forse finora non sufficientemente approfonditi dalla storiografia, tra i quali appunto Livio Odescalchi che, attraverso scelte programmatiche di una committenza misurata e raziocinante, diede un apporto determinante al distacco dal barocco in campo architettonico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.