Da analisi effettuate dalla Banca d’Italia, risulta che, l’80% circa delle imprese controllate da holding sono, in realtà, imprese a controllo assoluto oppure familiare, il che significa che il family business rappresenta nel complesso l’82% delle imprese industriali italiane di medie dimensioni e che un buon 17% di tali imprese familiari sceglie mediamente di ricorrere alla forma di gruppo societario. La diffusione dei modelli effettivi di controllo in base alla variabile dimensionale conferma, poi, chiaramente che al crescere delle dimensioni aziendali le famiglie proprietarie modificano le modalità di esercizio del controllo, passando da forme dirette ad architetture di gruppo più o meno complesse e trasferendo di fatto il medesimo modello familiare, o addirittura assoluto, dalla società operativa ad una società capogruppo. L’analisi viene dunque svolta lungo due direttrici principali: da un lato, vengono evidenziate le opportunità legate alla costituzione di una o più holding familiari; dall’altro, si mette in luce l’influenza che tale scelta può esercitare sul valore del family business. Un cenno viene compiuto, infine, sulla possibilità di ricorrere al trust, quale strumento alternativo ovvero complementare alla formazione di una holding familiare.

Holding, sub-holding e trust nel family business: opportunità e valori aziendali.

CINQUE, Ettore
2006

Abstract

Da analisi effettuate dalla Banca d’Italia, risulta che, l’80% circa delle imprese controllate da holding sono, in realtà, imprese a controllo assoluto oppure familiare, il che significa che il family business rappresenta nel complesso l’82% delle imprese industriali italiane di medie dimensioni e che un buon 17% di tali imprese familiari sceglie mediamente di ricorrere alla forma di gruppo societario. La diffusione dei modelli effettivi di controllo in base alla variabile dimensionale conferma, poi, chiaramente che al crescere delle dimensioni aziendali le famiglie proprietarie modificano le modalità di esercizio del controllo, passando da forme dirette ad architetture di gruppo più o meno complesse e trasferendo di fatto il medesimo modello familiare, o addirittura assoluto, dalla società operativa ad una società capogruppo. L’analisi viene dunque svolta lungo due direttrici principali: da un lato, vengono evidenziate le opportunità legate alla costituzione di una o più holding familiari; dall’altro, si mette in luce l’influenza che tale scelta può esercitare sul valore del family business. Un cenno viene compiuto, infine, sulla possibilità di ricorrere al trust, quale strumento alternativo ovvero complementare alla formazione di una holding familiare.
2006
Cinque, Ettore
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/218078
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact