E' la prefazione al volume dove Belfiore, tra l'altro, scrive: "Questo lavoro di Raffaele Marone ha una ispirazione 'quaroniana' d’insieme ed è vivificato al suo interno da una riconoscibile adesione al pensiero teorico di Bruno Zevi… Con dignità critica, questo libro può essere annoverato tra i saggi di composizione/progettazione architettonica con una sua peculiare specificità… si tiene a distanza di sicurezza da impalcati teorici totalizzanti… alle parole ordine e regola adoperate generosamente in lavori similari, qui subentra la parola chiave del lessico zeviano, spazio, che… caratterizza concettualmente tutto il saggio; sceglie dall’intero repertorio del costruito, anche quello anonimo che non compare in riviste e storie dell’architettura, le opere che di volta in volta devono illustrare le parole/ concetti dell’architettura, senza preclusioni per epoche, stili, autori; tutte le parole/concetti sono spiegate con una sequenza ripetitiva di fasi che danno vita a un dispositivo narrativo di indubbia efficacia… Questo libro sta dalla parte di chi ha necessità di imparare a comporre architettura e a questi propone un preciso 'punto di vista' (un metodo), ma non un preciso modo di comporre (un codice) che dia vita a una, e una sola, immagine di architettura (un linguaggio). Un punto di vista che traguardi tutti i paesaggi visibili da quella postazione. Un atteggiamento aperto, inclusivo, una scelta didattica culturalmente avvertita da parte di Marone… Questo saggio va nella direzione giusta perché (ancora una volta) da un preciso punto di vista, apre alla disponibilità, alla dimensione plurale del progetto contemporaneo.
“Saper mostrare l’architettura”
MARONE, Raffaele;BELFIORE, Pasquale
2012
Abstract
E' la prefazione al volume dove Belfiore, tra l'altro, scrive: "Questo lavoro di Raffaele Marone ha una ispirazione 'quaroniana' d’insieme ed è vivificato al suo interno da una riconoscibile adesione al pensiero teorico di Bruno Zevi… Con dignità critica, questo libro può essere annoverato tra i saggi di composizione/progettazione architettonica con una sua peculiare specificità… si tiene a distanza di sicurezza da impalcati teorici totalizzanti… alle parole ordine e regola adoperate generosamente in lavori similari, qui subentra la parola chiave del lessico zeviano, spazio, che… caratterizza concettualmente tutto il saggio; sceglie dall’intero repertorio del costruito, anche quello anonimo che non compare in riviste e storie dell’architettura, le opere che di volta in volta devono illustrare le parole/ concetti dell’architettura, senza preclusioni per epoche, stili, autori; tutte le parole/concetti sono spiegate con una sequenza ripetitiva di fasi che danno vita a un dispositivo narrativo di indubbia efficacia… Questo libro sta dalla parte di chi ha necessità di imparare a comporre architettura e a questi propone un preciso 'punto di vista' (un metodo), ma non un preciso modo di comporre (un codice) che dia vita a una, e una sola, immagine di architettura (un linguaggio). Un punto di vista che traguardi tutti i paesaggi visibili da quella postazione. Un atteggiamento aperto, inclusivo, una scelta didattica culturalmente avvertita da parte di Marone… Questo saggio va nella direzione giusta perché (ancora una volta) da un preciso punto di vista, apre alla disponibilità, alla dimensione plurale del progetto contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.