Obiettivo principale del lavoro è quello di verificare se le innovazioni normative in materia di imposizione personale sul reddito abbiano modificato il profilo redistributivo di questa imposta. Il primo momento di questa verifica partirà dal 2003, anno nel quale sono state apportate numerose modifiche normative sull’IRPEF (Primo modulo della Riforma Tremonti, approvato dalla legge finanziaria per il 2003), e proseguirà nell’esame della profonda revisione subita dalla disciplina dell’IRPEF fino al 2009. Il secondo momento di questa analisi consiste nel verificare se le normative in materia di Addizionale regionale all’IRPEF inserite prima nella legge n.42 del 2009 e poi nei principali decreti attuativi, in particolare nel decreto n.68 del 2011, possano avere implicazioni gravi sul profilo redistributivo dell’imposta da cui deriverebbero erogazioni differenziate di beni e servizi per i cittadini che si trovino nelle stesse condizioni di reddito ma in realtà territoriali diverse (non equità orizzontale). La tesi che tenteremo di dimostrare è che ambedue i processi modificativi che hanno colpito l’IRPEF e l’Addizionale regionale all’IRPEF convergono nel modificare il profilo redistributivo dell’imposta. Da un lato, l’evoluzione normativa sull’IRPEF, producendo un aumento della progressività per le fasce di reddito medio e basse ed una diminuzione della stessa per i livelli di reddito più elevati, avrebbe di fatto provocato una maggiore progressività nelle regioni meno ricche del Paese (dove è più elevato il numero di famiglie che appartengono ai decili di reddito più bassi), ed una minore progressività nelle regioni più ricche (dove è maggiore il numero delle famiglie all’interno dei decili di reddito più elevati). Dall’altro lato, le modifiche della normativa sull’Addizionale regionale all’IRPEF permettendo la possibilità di manovrare in aumento o in diminuzione le aliquote di base dell’Addizionale regionale e di utilizzare lo strumento delle detrazioni concesso alle regioni, potranno creare strutture di progressività e redistribuzione differenziate da regione a regione.

Profili distributivi dell’imposizione personale alla luce dei processi di decentramento

ALFANO, Maria Rosaria;
2014

Abstract

Obiettivo principale del lavoro è quello di verificare se le innovazioni normative in materia di imposizione personale sul reddito abbiano modificato il profilo redistributivo di questa imposta. Il primo momento di questa verifica partirà dal 2003, anno nel quale sono state apportate numerose modifiche normative sull’IRPEF (Primo modulo della Riforma Tremonti, approvato dalla legge finanziaria per il 2003), e proseguirà nell’esame della profonda revisione subita dalla disciplina dell’IRPEF fino al 2009. Il secondo momento di questa analisi consiste nel verificare se le normative in materia di Addizionale regionale all’IRPEF inserite prima nella legge n.42 del 2009 e poi nei principali decreti attuativi, in particolare nel decreto n.68 del 2011, possano avere implicazioni gravi sul profilo redistributivo dell’imposta da cui deriverebbero erogazioni differenziate di beni e servizi per i cittadini che si trovino nelle stesse condizioni di reddito ma in realtà territoriali diverse (non equità orizzontale). La tesi che tenteremo di dimostrare è che ambedue i processi modificativi che hanno colpito l’IRPEF e l’Addizionale regionale all’IRPEF convergono nel modificare il profilo redistributivo dell’imposta. Da un lato, l’evoluzione normativa sull’IRPEF, producendo un aumento della progressività per le fasce di reddito medio e basse ed una diminuzione della stessa per i livelli di reddito più elevati, avrebbe di fatto provocato una maggiore progressività nelle regioni meno ricche del Paese (dove è più elevato il numero di famiglie che appartengono ai decili di reddito più bassi), ed una minore progressività nelle regioni più ricche (dove è maggiore il numero delle famiglie all’interno dei decili di reddito più elevati). Dall’altro lato, le modifiche della normativa sull’Addizionale regionale all’IRPEF permettendo la possibilità di manovrare in aumento o in diminuzione le aliquote di base dell’Addizionale regionale e di utilizzare lo strumento delle detrazioni concesso alle regioni, potranno creare strutture di progressività e redistribuzione differenziate da regione a regione.
2014
Alfano, Maria Rosaria; Stornaiuolo, G.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/179868
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