Guardando alla figura di Jean-Jacques Rousseau attraverso le tre fondamentali polarità di individuo-società, di sentimento-ragione e di natura-artificio, alcuni critici hanno visto nel filosofo ginevrino percorsi contraddittori e altri forme di stretta coerenza. In realtà, non solo in Rousseau possono essere còlti modelli diversi di pensiero, ma questi stessi modelli mutano a seconda dei termini che in essi si considerano prevalenti. Potrebbe vedersi l’opera rousseauiana secondo una lettura prevalentemente illuministica (Immanuel Kant), prevalentemente romantica (Jean Starobinski) o prevalentemente antropologica (Claude Lévi-Strauss), ma in ognuno di questi casi si perderebbe forse di Rousseau qualche componente essenziale. Il problema consiste nel riuscire a cogliere all’interno dei tre fondamentali percorsi di Rousseau (tema dell’amore, tema dell’educazione, tema del contratto sociale), se c’è, un comune programma epistemologico, per quanto inconscio o non dichiarato. Si tratta di vedere cioè, parafrasando Carl von Clausewitz, se in questo programma la “natura” si esprima con gli “altri mezzi” della “ragione” ed eventualmente in che modo, domandandosi al tempo stesso come questo modo di pensare incida sulla concezione del legame nei tre percorsi considerati. L’itinerario critico che s’intende qui percorrere su Rousseau vuole rappresentare un quarto modo di cercare il programma epistemologico che segretamente agisce in tutta l’opera rousseauiana.

Per una teoresi a più facce del legame sociale: il problema di Rousseau tra la “famiglia” e la “polis

LIMONE, Giuseppe
2014

Abstract

Guardando alla figura di Jean-Jacques Rousseau attraverso le tre fondamentali polarità di individuo-società, di sentimento-ragione e di natura-artificio, alcuni critici hanno visto nel filosofo ginevrino percorsi contraddittori e altri forme di stretta coerenza. In realtà, non solo in Rousseau possono essere còlti modelli diversi di pensiero, ma questi stessi modelli mutano a seconda dei termini che in essi si considerano prevalenti. Potrebbe vedersi l’opera rousseauiana secondo una lettura prevalentemente illuministica (Immanuel Kant), prevalentemente romantica (Jean Starobinski) o prevalentemente antropologica (Claude Lévi-Strauss), ma in ognuno di questi casi si perderebbe forse di Rousseau qualche componente essenziale. Il problema consiste nel riuscire a cogliere all’interno dei tre fondamentali percorsi di Rousseau (tema dell’amore, tema dell’educazione, tema del contratto sociale), se c’è, un comune programma epistemologico, per quanto inconscio o non dichiarato. Si tratta di vedere cioè, parafrasando Carl von Clausewitz, se in questo programma la “natura” si esprima con gli “altri mezzi” della “ragione” ed eventualmente in che modo, domandandosi al tempo stesso come questo modo di pensare incida sulla concezione del legame nei tre percorsi considerati. L’itinerario critico che s’intende qui percorrere su Rousseau vuole rappresentare un quarto modo di cercare il programma epistemologico che segretamente agisce in tutta l’opera rousseauiana.
2014
Limone, Giuseppe
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/178609
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