Il contributo costituisce la Parte Terza del volume "La Napoli alta. Vomero Antignano Arenella", nella quale si indaga attraverso due ampi capitoli l’evoluzione urbana dei quartieri a nord di Napoli nel corso del primo Novecento, attraverso un ricco apparato iconografico e documentario. Sullo sfondo delle tappe significative della storia della città, si delineano l’assetto e i caratteri morfologici distintivi degli ambiti collinari, elevati a nuovi centri culturali e residenziali, dove, intorno alle rade ma qualificate emergenze architettoniche originarie, una volta fissate le regolari trame ottocentesche, si orientano le spinte innovative della pianificazione di inizio secolo. Nella scansione tematica dell’intera trattazione ampio spazio è riservato all'analisi delle infrastrutture urbane, come pure alla lettura del repertorio edilizio pubblico e privato, che accosta alle diversificate espressioni storiciste, l’eterogenea fioritura liberty e gli esiti magniloquenti degli anni di Regime. Nella ricostruzione critica complessiva, l’alterità di questi contesti, derivata dalla loro stessa eccentricità topografica e funzionale, assume il valore di una forza modellatrice determinante, in grado di generare un contesto nuovo, in cui l’immagine monumentale e stratificata della Napoli bassa lascia il posto al carattere iconico e regolato della città alta, e dove il mito dell’antico dell’una si traduce nello spirito modernista dell’altra.

Il primo Novecento

CASTANO', Francesca
2012

Abstract

Il contributo costituisce la Parte Terza del volume "La Napoli alta. Vomero Antignano Arenella", nella quale si indaga attraverso due ampi capitoli l’evoluzione urbana dei quartieri a nord di Napoli nel corso del primo Novecento, attraverso un ricco apparato iconografico e documentario. Sullo sfondo delle tappe significative della storia della città, si delineano l’assetto e i caratteri morfologici distintivi degli ambiti collinari, elevati a nuovi centri culturali e residenziali, dove, intorno alle rade ma qualificate emergenze architettoniche originarie, una volta fissate le regolari trame ottocentesche, si orientano le spinte innovative della pianificazione di inizio secolo. Nella scansione tematica dell’intera trattazione ampio spazio è riservato all'analisi delle infrastrutture urbane, come pure alla lettura del repertorio edilizio pubblico e privato, che accosta alle diversificate espressioni storiciste, l’eterogenea fioritura liberty e gli esiti magniloquenti degli anni di Regime. Nella ricostruzione critica complessiva, l’alterità di questi contesti, derivata dalla loro stessa eccentricità topografica e funzionale, assume il valore di una forza modellatrice determinante, in grado di generare un contesto nuovo, in cui l’immagine monumentale e stratificata della Napoli bassa lascia il posto al carattere iconico e regolato della città alta, e dove il mito dell’antico dell’una si traduce nello spirito modernista dell’altra.
2012
Castano', Francesca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/178571
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