Il confronto fra Cristo e il grande Inquisitore nei fratelli Karamàzov di Fëdor Dostoevskij costituisce un topos della letteratura mondiale e fa apparire sottotraccia il passo evangelico delle tentazioni di Cristo. Il testo di Dostoevskij e il testo evangelico si prestano a una domanda complessa sul problema della libertà e della responsabilità. La libertà può essere guardata sia come insieme di condizioni di fatto in cui è chiamata a esercitarsi sia come capacità di esercitarla. Al tempo stesso la libertà può essere guardata a più distinti livelli di scansione. In ogni caso, la libertà, ancor prima che un sostantivo è un verbo di movimento. Tutto ciò mette in questione i precedenti modi, troppo generici, di trattare i significati della libertà. C’è una libertà da, una libertà fra, una libertà di, una libertà per, una libertà che regola se stessa e una libertà regolata sul tu. Il confronto fra Cristo e il grande Inquisitore fa emergere due scandali del pensiero: il rifiuto della libertà da parte dell’uomo e la sofferenza degli innocenti. Ma in questo confronto emergono altre questioni, riferibili alla molteplicità dei punti di vista con cui può guardarsi un campo di termini. Si tratta di tener conto di tre questioni: le questioni dei linguaggi performativi, le teorie dei numeri e dei tipi logici di cui si è occupata la scuola di Palo Alto e la questione della verità come problema a tre strati. Dalla questione emergono sette gradi dell’esserci dell’umano nei confronti della libertà e della responsabilità.

Per uno sguardo evangelico al grado zero: fra Cristo e il grande inquisitore responsabilità e libertà. Sette livelli dell’esserci nella scala dell’umano

LIMONE, Giuseppe
2012

Abstract

Il confronto fra Cristo e il grande Inquisitore nei fratelli Karamàzov di Fëdor Dostoevskij costituisce un topos della letteratura mondiale e fa apparire sottotraccia il passo evangelico delle tentazioni di Cristo. Il testo di Dostoevskij e il testo evangelico si prestano a una domanda complessa sul problema della libertà e della responsabilità. La libertà può essere guardata sia come insieme di condizioni di fatto in cui è chiamata a esercitarsi sia come capacità di esercitarla. Al tempo stesso la libertà può essere guardata a più distinti livelli di scansione. In ogni caso, la libertà, ancor prima che un sostantivo è un verbo di movimento. Tutto ciò mette in questione i precedenti modi, troppo generici, di trattare i significati della libertà. C’è una libertà da, una libertà fra, una libertà di, una libertà per, una libertà che regola se stessa e una libertà regolata sul tu. Il confronto fra Cristo e il grande Inquisitore fa emergere due scandali del pensiero: il rifiuto della libertà da parte dell’uomo e la sofferenza degli innocenti. Ma in questo confronto emergono altre questioni, riferibili alla molteplicità dei punti di vista con cui può guardarsi un campo di termini. Si tratta di tener conto di tre questioni: le questioni dei linguaggi performativi, le teorie dei numeri e dei tipi logici di cui si è occupata la scuola di Palo Alto e la questione della verità come problema a tre strati. Dalla questione emergono sette gradi dell’esserci dell’umano nei confronti della libertà e della responsabilità.
2012
Limone, Giuseppe
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