Questo capitolo fornisce un’analisi delle caratteristiche salienti della condizione giovanile nel mercato del lavoro di alcuni paesi vecchi e nuovi membri dell’Unione Europea (UE da ora). Il successo / insuccesso lavorativo dei giovani dipende da un insieme complesso di fattori che influenzano le transizioni scuola-lavoro. Tali fattori compongono quello che si potrebbe definire un regime di transizioni scuola-lavoro specifico, nella stessa maniera in cui si parla di regime di welfare state. Per quanto riguarda il caso specifico dell’Italia, che, per ovvi motivi ci interessa di più, negli ultimi due decenni, si sono verificate riforme volte, da un lato, ad accrescere il grado di flessibilità del mercato del lavoro e, dall'altro lato, a rendere più inclusivo il sistema di istruzione sia secondario che terziario. Diversi indicatori statistici testimoniano che la flessibilità salariale, funzionale e numerica sono aumentate. Questi cambiamenti del mercato del lavoro hanno aperto la strada ad una minore disoccupazione, ma non sono riusciti a modificare la durata complessiva delle transizioni scuola-lavoro che resta fra le più lunghe al mondo. Ciò spiega anche perché, in Italia, come in altri paesi del Latin Rim, lo svantaggio dei giovani rispetto agli adulti nel mercato del lavoro resti fortissimo.

Le difficili transizioni tra scuola e lavoro: una comparazione tra sistemi di policy europei

PASTORE, Francesco
2012

Abstract

Questo capitolo fornisce un’analisi delle caratteristiche salienti della condizione giovanile nel mercato del lavoro di alcuni paesi vecchi e nuovi membri dell’Unione Europea (UE da ora). Il successo / insuccesso lavorativo dei giovani dipende da un insieme complesso di fattori che influenzano le transizioni scuola-lavoro. Tali fattori compongono quello che si potrebbe definire un regime di transizioni scuola-lavoro specifico, nella stessa maniera in cui si parla di regime di welfare state. Per quanto riguarda il caso specifico dell’Italia, che, per ovvi motivi ci interessa di più, negli ultimi due decenni, si sono verificate riforme volte, da un lato, ad accrescere il grado di flessibilità del mercato del lavoro e, dall'altro lato, a rendere più inclusivo il sistema di istruzione sia secondario che terziario. Diversi indicatori statistici testimoniano che la flessibilità salariale, funzionale e numerica sono aumentate. Questi cambiamenti del mercato del lavoro hanno aperto la strada ad una minore disoccupazione, ma non sono riusciti a modificare la durata complessiva delle transizioni scuola-lavoro che resta fra le più lunghe al mondo. Ciò spiega anche perché, in Italia, come in altri paesi del Latin Rim, lo svantaggio dei giovani rispetto agli adulti nel mercato del lavoro resti fortissimo.
2012
Pastore, Francesco
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/174935
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact