Se la nota “invenzione” di Gio Ponti rinnova il linguaggio formale del limite tra interno ed esterno dell’abitazione, inserendo nella finestra il segno del “vissuto” dell’abitante, personalizzandola, un ulteriore passo in avanti viene compiuto negli anni sessanta del Novecento quando la prefabbricazione - tecnica costruttiva presa finalmente in considerazione dopo la diffidenza incontrata durante la Ricostruzione - viene proposta come sistema che offre all’utente la possibilità di creazione di uno spazio architettonico a propria misura. «Giorno verrà che quando affitteremo o compreremo una casa ci daranno un tetto e i servizi e al resto dovremo provvedere da soli, mura comprese. Faremo ciò senza rivolgerci al muratore e neppure al mobiliere: mura e mobili saranno prefabbricati in cemento». La convinzione dell’architetto fiorentino Leonardo Savioli – le cui finestre prefabbricate vengono prese in esame come caso tipo – chiarisce al riguardo l’atteggiamento di una generazione che ha creduto fortemente nella partecipazione individuale.

From the «finestra arredata» to the prefab window

DE FALCO, Carolina
2013

Abstract

Se la nota “invenzione” di Gio Ponti rinnova il linguaggio formale del limite tra interno ed esterno dell’abitazione, inserendo nella finestra il segno del “vissuto” dell’abitante, personalizzandola, un ulteriore passo in avanti viene compiuto negli anni sessanta del Novecento quando la prefabbricazione - tecnica costruttiva presa finalmente in considerazione dopo la diffidenza incontrata durante la Ricostruzione - viene proposta come sistema che offre all’utente la possibilità di creazione di uno spazio architettonico a propria misura. «Giorno verrà che quando affitteremo o compreremo una casa ci daranno un tetto e i servizi e al resto dovremo provvedere da soli, mura comprese. Faremo ciò senza rivolgerci al muratore e neppure al mobiliere: mura e mobili saranno prefabbricati in cemento». La convinzione dell’architetto fiorentino Leonardo Savioli – le cui finestre prefabbricate vengono prese in esame come caso tipo – chiarisce al riguardo l’atteggiamento di una generazione che ha creduto fortemente nella partecipazione individuale.
2013
DE FALCO, Carolina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/173216
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