Aversa. L'Annunziata. Facoltà di Ingegneria

At the south-east of Aversa, developed beyond the town walls, is the complex of the Annunziata, characterized, since the Angevin’s period, by the dual mission of orphanage and hospital. The triumphal marble arch entrance can be ascribed to Tommaso Malvito. In the Baroque period in addition to the church enlargement, that had the contribution of some protagonists of Neapolitan architecture as Fra Giuseppe Nuvolo, Francesco Antonio Picchiatti and Giovan Battista Nauclerio, the bell tower was completed, by Bartolomeo Vecchione, showing the entrance to the town, together with the linking arch known as Porta Napoli. In the nineteenth century the church was rebuilt following the collapse of the dome. Starting from 1830 a transformation of the complex began, directed by Gennaro Gaudiosi since 1942, whose grandiose project of rebuilding the structure, with the construction of the central staircase and the addition of more rooms. The new complex opened in 1868, worked as a hospital still after the Second World War, and nowadays houses the seat of the Faculty of Engineering of the Second University of Naples.

A sud-est della città di Aversa, sviluppatosi extra moenia, si colloca il complesso dell’Annunziata caratterizzato, fin dall’epoca angioina, dalla duplice finalità istituzionale di brefotrofio, ovvero di accoglienza delle fanciulle abbandonate, e di ospedale. Alla costruzione della chiesa, anteriore al 1320, fece seguito, tra Quattro e Cinquecento, la definizione della sede assistenziale, testimoniata dall’arco marmoreo trionfale d’ingresso, riferibile alla produzione di Tommaso Malvito. In epoca barocca, oltre all’ampliamento della chiesa, nel cantiere della quale si avvicendarono alcuni dei protagonisti dell’architettura napoletana, da Fra Giuseppe Nuvolo a Francesco Antonio Picchiatti, a Giovan Battista Nauclerio, rifatta tuttavia nell’Ottocento a seguito del crollo della cupola, fu completato il campanile. Quest’ultimo, opera di Bartolomeo Vecchione, insieme all’arco di collegamento noto come Porta Napoli, evidenziò l’ingresso alla città. A partire dal 1830 iniziò la trasformazione del complesso che vide impegnato Gennaro Gaudiosi fin dal 1842, il cui grandioso progetto di rifacimento dell’intera struttura, con la costruzione dello scalone centrale e l’aggiunta di ulteriori ambienti, inaugurata nel 1868 e funzionante almeno come ospedale ancora nel secondo dopoguerra, connota ancora oggi la sede che ospita la Facoltà di Ingegneria della SUN.