La dinamica del lavoro didattico condotto nell’impegno della docenza presso la Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all’Insegnamento della Seconda Università degli Studi di Napoli ha allestito un percorso di studio su fronti diversificati per poter contribuire a valorizzare anche esperienze presenti nell’ambito scolastico già maturate dagli architetti e, quindi, maggiormente foriere di esiti positivi ai fini del lavoro comune. Il contributo illustrativo del lavoro didattico condotto è perciò interessato a suggerire agli architetti, chiamati poi, a loro volta, a sostenere compiti educativi nella scuola, il forte valore identitario che assume non solo l’immagine ma anche la concretezza materiale del prodotto edilizio. Per questa via, a fronte di ragionamenti complessi, l’architettura studiata è espressione dei linguaggi e delle trasformazioni delle civiltà, l’edilizia tradizionale, per altri versi, connette aspetti precipui del lavoro degli uomini e, in quanto tale, diventa testimonianza materiale degli sviluppi minuti di ogni singola realtà territoriale. Ulteriore traccia di tale iter è quella strumentale dovuta alla consistenza economica, con tutti gli annessi del caso, che l’esperienza dell’industria edilizia riveste nella partecipazione sostanziale alla vita comune. L’uso o l’adozione di diverse categorie metriche e dimensionali, differenti un tempo da areale ad areale della medesima geografia politica, successivamente unificate con la legge postunitaria sull’uniformità dei pesi e delle misure del Regno d’Italia (1861), permette di stabilire categorie cronologiche sulle quali coordinare possibilità di datazione dei prodotti edificati. L’indagine metrologica e l’analisi dimensionale degli elementi costituenti l’edilizia storica suggerisce la lettura dei processi culturali ed insediativi del territorio tali, dunque, da esplicitare e mutuare processi di conoscenza materiale non solo didatticamente attestati su forme verbali o scritturali, ma, ancor più, attraverso strumenti elementari e biologici forse più prossimi al ‘sentire’ dell’alunno. Si è anche inteso far riferimento alla prospettiva di lettura storica del prodotto edificato in chiave di decifrazione antropometrica, sì da poter ulteriormente suggerire al personale docente, nell’allestimento della Offerta formativa, peculiarità didattiche tese a valorizzare rappresentazioni grafiche o figurali di natura espressiva.

Costruire la didattica del costruito

CARILLO, Saverio
2009

Abstract

La dinamica del lavoro didattico condotto nell’impegno della docenza presso la Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all’Insegnamento della Seconda Università degli Studi di Napoli ha allestito un percorso di studio su fronti diversificati per poter contribuire a valorizzare anche esperienze presenti nell’ambito scolastico già maturate dagli architetti e, quindi, maggiormente foriere di esiti positivi ai fini del lavoro comune. Il contributo illustrativo del lavoro didattico condotto è perciò interessato a suggerire agli architetti, chiamati poi, a loro volta, a sostenere compiti educativi nella scuola, il forte valore identitario che assume non solo l’immagine ma anche la concretezza materiale del prodotto edilizio. Per questa via, a fronte di ragionamenti complessi, l’architettura studiata è espressione dei linguaggi e delle trasformazioni delle civiltà, l’edilizia tradizionale, per altri versi, connette aspetti precipui del lavoro degli uomini e, in quanto tale, diventa testimonianza materiale degli sviluppi minuti di ogni singola realtà territoriale. Ulteriore traccia di tale iter è quella strumentale dovuta alla consistenza economica, con tutti gli annessi del caso, che l’esperienza dell’industria edilizia riveste nella partecipazione sostanziale alla vita comune. L’uso o l’adozione di diverse categorie metriche e dimensionali, differenti un tempo da areale ad areale della medesima geografia politica, successivamente unificate con la legge postunitaria sull’uniformità dei pesi e delle misure del Regno d’Italia (1861), permette di stabilire categorie cronologiche sulle quali coordinare possibilità di datazione dei prodotti edificati. L’indagine metrologica e l’analisi dimensionale degli elementi costituenti l’edilizia storica suggerisce la lettura dei processi culturali ed insediativi del territorio tali, dunque, da esplicitare e mutuare processi di conoscenza materiale non solo didatticamente attestati su forme verbali o scritturali, ma, ancor più, attraverso strumenti elementari e biologici forse più prossimi al ‘sentire’ dell’alunno. Si è anche inteso far riferimento alla prospettiva di lettura storica del prodotto edificato in chiave di decifrazione antropometrica, sì da poter ulteriormente suggerire al personale docente, nell’allestimento della Offerta formativa, peculiarità didattiche tese a valorizzare rappresentazioni grafiche o figurali di natura espressiva.
2009
Carillo, Saverio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/167283
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