Il saggio ricostruisce le vicende del cantiere settecentesco della cattedrale di Aversa, attraverso la lettura delle convenzioni notarili con le maestranze. Un intervento che non a caso sin dal titolo si preferisce definire col termine di “rifattione” poiché riflette appieno la concezione che prevale nel Settecento del restaurare come reficere e dunque come incessante operazione di riproduzione, ereditata dal mondo latino e convalidata dalle note tesi classiciste e idealiste dell'abate Bellori. Il progetto di Buratti, infatti, prevede lo smontaggio delle colonne dell’antica cattedrale romanica e la ricostruzione di poderosi pilastri in muratura, che creano una nuova spazialità pienamente espressiva del linguaggio burattiano.

Una «rifattione» settecentesca: i lavori alla cattedrale di Aversa (1702-1714)

PEZONE, Maria Gabriella
1996

Abstract

Il saggio ricostruisce le vicende del cantiere settecentesco della cattedrale di Aversa, attraverso la lettura delle convenzioni notarili con le maestranze. Un intervento che non a caso sin dal titolo si preferisce definire col termine di “rifattione” poiché riflette appieno la concezione che prevale nel Settecento del restaurare come reficere e dunque come incessante operazione di riproduzione, ereditata dal mondo latino e convalidata dalle note tesi classiciste e idealiste dell'abate Bellori. Il progetto di Buratti, infatti, prevede lo smontaggio delle colonne dell’antica cattedrale romanica e la ricostruzione di poderosi pilastri in muratura, che creano una nuova spazialità pienamente espressiva del linguaggio burattiano.
1996
Pezone, Maria Gabriella
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/167017
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