Conclusa la cronaca del secondo anno della nuova fabbrica della cattedrale di Lubiana, l’8 febbraio 1703 Janez Gregor Dolničar (Thalnitschervon Thalberg) decise di partire con il figlio diciottenne Aleš Žiga da Gorizia,dove quest’ultimo aveva appena discusso la sua prima disputa filosoficaal collegio gesuitico, alla volta di Venezia per il carnevale, ospitati dalcognato Alessandro Zanetti, e di Padova per “divotione al Santo”, comepreannunciato dalla lettera di accompagnamento del decano JanezAnton Dolničar, “fabricae Directori” del duomo lubianese nelle parole delfratello. I manoscritti Descriptio Nobilissimae Urbis Venetiae e Descriptio Patavij di Aleš Žiga si rivelano preziose testimonianze documentarie di quel soggiorno compiuto anche in funzione dell’impresa artistica in patria che vedeva la loro famiglia fortemente coinvolta. Accanto all’analisi di quelle fonti, con una serie di collegamenti con quanto s’era fatto e si doveva fare in quel frangente nel duomo di Lubiana, il presente intervento vuole fare luce anche sui rapporti dei Dolničar con l’Arcadia a Roma e sulla sepoltura napoletana di Aleš Žiga.

Dalla Serenissima all’Arcadia: i rapporti dei Dolničar con l'Italia

enrico lucchese
Writing – Original Draft Preparation
2025

Abstract

Conclusa la cronaca del secondo anno della nuova fabbrica della cattedrale di Lubiana, l’8 febbraio 1703 Janez Gregor Dolničar (Thalnitschervon Thalberg) decise di partire con il figlio diciottenne Aleš Žiga da Gorizia,dove quest’ultimo aveva appena discusso la sua prima disputa filosoficaal collegio gesuitico, alla volta di Venezia per il carnevale, ospitati dalcognato Alessandro Zanetti, e di Padova per “divotione al Santo”, comepreannunciato dalla lettera di accompagnamento del decano JanezAnton Dolničar, “fabricae Directori” del duomo lubianese nelle parole delfratello. I manoscritti Descriptio Nobilissimae Urbis Venetiae e Descriptio Patavij di Aleš Žiga si rivelano preziose testimonianze documentarie di quel soggiorno compiuto anche in funzione dell’impresa artistica in patria che vedeva la loro famiglia fortemente coinvolta. Accanto all’analisi di quelle fonti, con una serie di collegamenti con quanto s’era fatto e si doveva fare in quel frangente nel duomo di Lubiana, il presente intervento vuole fare luce anche sui rapporti dei Dolničar con l’Arcadia a Roma e sulla sepoltura napoletana di Aleš Žiga.
2025
978-961-297-673-6
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