Negli spazi della cultura l’atto del conoscere prende forma nel momento in cui esperienza reale e virtuale, apprendimento e edutainment si coniugano; le strutture fondamentali della conoscenza contemporanea diventano, dunque, l’apprendimento attraverso la narrazione e il coinvolgimento tramite l’esperienza, mediata dai nuovi paradigmi della virtualità e dell’interattività. Partendo dalla parola conoscenza, inquadrata nell’ambito del progetto dottorale, è stata avviata una riflessione su approcci alla ricerca in grado di rielaborare, costruire e decostruire, riutilizzare i dati archeologici nello spazio fisico e nello spazio virtuale. In sinergia con il Parco Archeologico di Paestum e Velia, la ricerca prevede la definizione di nuove forme narrative per rendere accessibile la conoscenza invisibile celata in un’indagine stratigrafica e soluzioni progettuali per favorire l’interazione utente con il processo di ricerca archeologica. Le nuove direzioni tracciate nell’ambito della disciplina del design e il mutamento del concetto stesso di patrimonio archeologico – con approcci sempre più aperti e partecipativi - aprono la strada alla progettazione di processi conoscitivi nuovi orientati per gli utenti, che possano rendere accessibile la grande quantità di dati che la trasformazione digitale ha riversato in campo umanistico.
In cultural spaces, the act of knowing is formed when real and virtual experience, learning and edutainment are combined; the fundamental structures of contemporary knowledge thus become learning through narration and involvement through experience, mediated by the new paradigms of virtuality and interactivity. Starting from the word ‘knowledge’, framed within the framework of the doctoral project, a reflection was initiated on approaches to research capable of reworking, constructing and deconstructing, and reusing archaeological data in physical space and virtual space. In synergy with the Archaeological Park of Paestum and Velia, the research involves the definition of new narrative forms to make accessible the ‘invisible knowledge’ contained in a stratigraphic investigation and design solutions to enhance user interaction with the archaeological research process. The new directions traced within the design discipline and the changing concept of archaeological heritage - with increasingly open and participatory approaches - open the way for the design of new user-oriented cognitive processes that can make accessible the vast amount of data that the digital transformation has poured into the humanities.
CONOSCENZA. DESIGN, RICERCA E TECNOLOGIE PER LA NARRAZIONE DEI PROCESSI CONOSCITIVI IN ARCHEOLOGIA
Maria Laura Nappi
2025
Abstract
Negli spazi della cultura l’atto del conoscere prende forma nel momento in cui esperienza reale e virtuale, apprendimento e edutainment si coniugano; le strutture fondamentali della conoscenza contemporanea diventano, dunque, l’apprendimento attraverso la narrazione e il coinvolgimento tramite l’esperienza, mediata dai nuovi paradigmi della virtualità e dell’interattività. Partendo dalla parola conoscenza, inquadrata nell’ambito del progetto dottorale, è stata avviata una riflessione su approcci alla ricerca in grado di rielaborare, costruire e decostruire, riutilizzare i dati archeologici nello spazio fisico e nello spazio virtuale. In sinergia con il Parco Archeologico di Paestum e Velia, la ricerca prevede la definizione di nuove forme narrative per rendere accessibile la conoscenza invisibile celata in un’indagine stratigrafica e soluzioni progettuali per favorire l’interazione utente con il processo di ricerca archeologica. Le nuove direzioni tracciate nell’ambito della disciplina del design e il mutamento del concetto stesso di patrimonio archeologico – con approcci sempre più aperti e partecipativi - aprono la strada alla progettazione di processi conoscitivi nuovi orientati per gli utenti, che possano rendere accessibile la grande quantità di dati che la trasformazione digitale ha riversato in campo umanistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


