Il contributo presenta il progetto “PERCEIVE – Più di ciò che vedi”, sviluppato all’interno del corso di Scenari Avanzati della Rappresentazione (Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”), il cui obiettivo è quello di restituire valore esperienziale all’area dedicata ai non vedenti dell’Orto Botanico di Napoli. Il progetto si inserisce in un più ampio dibattito sulla rappresentazione multisensoriale degli spazi naturali, interrogando il ruolo della percezione tattile e dell’immaginazione come strumenti di accessibilità e mediazione estetica. La metodologia, fondata su osservazione diretta, analisi percettiva e sperimentazione digitale, ha portato alla progettazione di un dispositivo architettonico che integra texture tattili elaborate parametricamente, grafiche AI che interpretano percezioni e supporti informativi accessibili. Il visitatore è guidato lungo un percorso sinestetico, dove ogni senso diventa veicolo di lettura dello spazio vegetale. I risultati mostrano come un’interfaccia comunicativa ad alta comprensibilità possa attivare immaginazione e coinvolgimento emotivo, aprendo a nuove modalità di fruizione dello spazio. In conclusione, il progetto si configura come un punto di partenza per la costruzione di nuovi paesaggi percettivi, dove l’accessibilità si afferma come valore progettuale e culturale fondativo.
Oltre la vista: percorsi multisensoriali per l’inclusività spaziale dell’Orto Botanico di Napoli
O. ZERLENGA;R. IADEROSA;A. PALMIERI
2025
Abstract
Il contributo presenta il progetto “PERCEIVE – Più di ciò che vedi”, sviluppato all’interno del corso di Scenari Avanzati della Rappresentazione (Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”), il cui obiettivo è quello di restituire valore esperienziale all’area dedicata ai non vedenti dell’Orto Botanico di Napoli. Il progetto si inserisce in un più ampio dibattito sulla rappresentazione multisensoriale degli spazi naturali, interrogando il ruolo della percezione tattile e dell’immaginazione come strumenti di accessibilità e mediazione estetica. La metodologia, fondata su osservazione diretta, analisi percettiva e sperimentazione digitale, ha portato alla progettazione di un dispositivo architettonico che integra texture tattili elaborate parametricamente, grafiche AI che interpretano percezioni e supporti informativi accessibili. Il visitatore è guidato lungo un percorso sinestetico, dove ogni senso diventa veicolo di lettura dello spazio vegetale. I risultati mostrano come un’interfaccia comunicativa ad alta comprensibilità possa attivare immaginazione e coinvolgimento emotivo, aprendo a nuove modalità di fruizione dello spazio. In conclusione, il progetto si configura come un punto di partenza per la costruzione di nuovi paesaggi percettivi, dove l’accessibilità si afferma come valore progettuale e culturale fondativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


