Argomento di ricerca del libro sono le decisioni amministrative, la cui analisi consente di assumere un angolo visuale privilegiato per approfondire lo studio del potere discrezionale delle pubbliche am-ministrazioni. Sono specificamente esaminati i temi dell’evoluzione della relazione tra amministrazione e cittadino, delle regole che pre-sidiano i processi decisionali nel contesto del procedimento, della preordinazione al fine del potere discrezionale diretto a perseguire il risultato, del ruolo assunto dalla tecnica nelle decisioni basate su sa-peri specialistici, della discrezionalità come scelta politica, della pos-sibilità di configurare decisioni giustiziali per la risoluzione di conflit-ti, fino alla necessità di individuare le regole delle decisioni ammini-strative algoritmiche. L’approfondimento del momento della decisio-ne, quale concretizzazione del potere, permette di verificare il modo in cui il diritto amministrativo si è evoluto. Emerge, in particolare, l’importanza progressivamente assunta dalle garanzie assicurate ai de-stinatari dell’azione amministrativa, sia in relazione alla possibilità di partecipare al farsi della decisione nella dinamica procedimentale, sia in ordine alla tutela giurisdizionale assicurata rispetto all’adozione di decisioni amministrative illegittime. Lo studio si pone l’intento di ve-rificare, dal punto di vista sostanziale e giurisdizionale, il modo in cui tale evoluzione si è realizzata e, specialmente, quali sono gli approdi acquisiti ma anche i traguardi ancora da raggiungere. Questa tratta-zione si accompagna alla concorrente necessità di enucleare, accanto al paradigma della decisione quale momento conclusivo del proce-dimento (espressione del potere gerarchizzante degli interessi coinvol-ti) la decisione adottata dall’amministrazione per la risoluzione di un conflitto, priva di esercizio di potere volto al perseguimento di inte-ressi pubblici specifici, ma funzionalmente diretto ad accertare i pre-supposti per l’applicazione della norma al caso concreto. I dichiarati obiettivi sono stati perseguiti muovendo da un’analisi generale della rilevanza giuridica dei modelli e delle teorie della decisione, nel con-testo delle scienze politiche ed economiche. L’analisi prende l’avvio da una prospettiva storica, indispensabile a cogliere la linea evolutiva del sistema, e ripercorre le trasformazioni subite dai modelli della de-cisione espressione del potere amministrativo. Muovendo dall’emersione della rilevanza giuridica delle decisioni, grazie al si-stema di tutela degli amministrati, si giunge alla configurazione di tipi provvedimentali ancorati alle previsioni costituzionali e alle garanzie della legge sul procedimento amministrativo. Vengono, quini, indaga-te le coordinate assiologiche di un’azione amministrativa fondata sul principio di legalità, la cui naturale evoluzione, nella valorizzazione del suo profilo funzionale, è culminata nell’emersione del paradigma della legalità di risultato. Analogo percorso viene seguito con riguar-do alle decisioni ad alto tasso di tecnicità, nel quadro così ricostruito si è quindi affrontato il dibattito dottrinale e giurisprudenziale che si è animato, negli ultimi anni, in relazione alla teoria della legalità algo-ritmica necessaria ad assicurare, non solo la legittimità della decisione assunta attraverso l’utilizzo di algoritmi, ma anche la sua riconducibi-lità al principio di responsabilità politica e giuridica. Dopo aver rico-struito il quadro positivo e dogmatico delle decisioni dal punto di vi-sta sostanziale, è stato necessario verificare l’evoluzione relativa al sindacato giurisdizionale su di esse esercitato. Particolare interesse hanno meritato i progressi compiuti, in termini di pienezza della tute-la e verifica intrinseca della decisione, realizzate da alcuni formanti giurisprudenziali, ancora non maggioritari, grazie alle sollecitazioni dottrinali relative alla corretta applicazione del principio di propor-zionalità, quale parametro di sindacato della decisione discrezionale, e alla utilizzazione della teoria della maggiore attendibilità, quale cor-retto approccio per il sindacato delle valutazioni tecniche. L’analisi della giurisprudenza amministrativa in merito a controversie concer-nenti decisioni automatizzate, ha fatto emergere la necessità di indivi-duare regole e principi ai quali l’amministrazione si deve conformare individuando così il nuovo confine della legalità, corrispondente alla legalità algoritmica, che presuppone il riconoscimento del principio della riserva di umanità.

Contributo allo studio delle decisioni amministrative

Laura Lamberti
2025

Abstract

Argomento di ricerca del libro sono le decisioni amministrative, la cui analisi consente di assumere un angolo visuale privilegiato per approfondire lo studio del potere discrezionale delle pubbliche am-ministrazioni. Sono specificamente esaminati i temi dell’evoluzione della relazione tra amministrazione e cittadino, delle regole che pre-sidiano i processi decisionali nel contesto del procedimento, della preordinazione al fine del potere discrezionale diretto a perseguire il risultato, del ruolo assunto dalla tecnica nelle decisioni basate su sa-peri specialistici, della discrezionalità come scelta politica, della pos-sibilità di configurare decisioni giustiziali per la risoluzione di conflit-ti, fino alla necessità di individuare le regole delle decisioni ammini-strative algoritmiche. L’approfondimento del momento della decisio-ne, quale concretizzazione del potere, permette di verificare il modo in cui il diritto amministrativo si è evoluto. Emerge, in particolare, l’importanza progressivamente assunta dalle garanzie assicurate ai de-stinatari dell’azione amministrativa, sia in relazione alla possibilità di partecipare al farsi della decisione nella dinamica procedimentale, sia in ordine alla tutela giurisdizionale assicurata rispetto all’adozione di decisioni amministrative illegittime. Lo studio si pone l’intento di ve-rificare, dal punto di vista sostanziale e giurisdizionale, il modo in cui tale evoluzione si è realizzata e, specialmente, quali sono gli approdi acquisiti ma anche i traguardi ancora da raggiungere. Questa tratta-zione si accompagna alla concorrente necessità di enucleare, accanto al paradigma della decisione quale momento conclusivo del proce-dimento (espressione del potere gerarchizzante degli interessi coinvol-ti) la decisione adottata dall’amministrazione per la risoluzione di un conflitto, priva di esercizio di potere volto al perseguimento di inte-ressi pubblici specifici, ma funzionalmente diretto ad accertare i pre-supposti per l’applicazione della norma al caso concreto. I dichiarati obiettivi sono stati perseguiti muovendo da un’analisi generale della rilevanza giuridica dei modelli e delle teorie della decisione, nel con-testo delle scienze politiche ed economiche. L’analisi prende l’avvio da una prospettiva storica, indispensabile a cogliere la linea evolutiva del sistema, e ripercorre le trasformazioni subite dai modelli della de-cisione espressione del potere amministrativo. Muovendo dall’emersione della rilevanza giuridica delle decisioni, grazie al si-stema di tutela degli amministrati, si giunge alla configurazione di tipi provvedimentali ancorati alle previsioni costituzionali e alle garanzie della legge sul procedimento amministrativo. Vengono, quini, indaga-te le coordinate assiologiche di un’azione amministrativa fondata sul principio di legalità, la cui naturale evoluzione, nella valorizzazione del suo profilo funzionale, è culminata nell’emersione del paradigma della legalità di risultato. Analogo percorso viene seguito con riguar-do alle decisioni ad alto tasso di tecnicità, nel quadro così ricostruito si è quindi affrontato il dibattito dottrinale e giurisprudenziale che si è animato, negli ultimi anni, in relazione alla teoria della legalità algo-ritmica necessaria ad assicurare, non solo la legittimità della decisione assunta attraverso l’utilizzo di algoritmi, ma anche la sua riconducibi-lità al principio di responsabilità politica e giuridica. Dopo aver rico-struito il quadro positivo e dogmatico delle decisioni dal punto di vi-sta sostanziale, è stato necessario verificare l’evoluzione relativa al sindacato giurisdizionale su di esse esercitato. Particolare interesse hanno meritato i progressi compiuti, in termini di pienezza della tute-la e verifica intrinseca della decisione, realizzate da alcuni formanti giurisprudenziali, ancora non maggioritari, grazie alle sollecitazioni dottrinali relative alla corretta applicazione del principio di propor-zionalità, quale parametro di sindacato della decisione discrezionale, e alla utilizzazione della teoria della maggiore attendibilità, quale cor-retto approccio per il sindacato delle valutazioni tecniche. L’analisi della giurisprudenza amministrativa in merito a controversie concer-nenti decisioni automatizzate, ha fatto emergere la necessità di indivi-duare regole e principi ai quali l’amministrazione si deve conformare individuando così il nuovo confine della legalità, corrispondente alla legalità algoritmica, che presuppone il riconoscimento del principio della riserva di umanità.
2025
979-12-235-0324-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/565204
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