Introduzione: Rispetto alla maggioranza eterosessuale cisgender, le persone queer vivono in contesti caratterizzati da rifiuto, discriminazioni, maltrattamenti e violenza solo perché percepiti e considerati come “diversi”. Secondo questa visione, la comunità LGBTQIA+ sarebbe vittima di un dispositivo discriminatorio complesso che si basa sulla normalizzazione e la solidificazione della norma eterosessista. Obiettivo: Il presente studio ha lo scopo di indagare i principali ambiti di vittimizzazione per la comunità LGBTQIA+, così come la prevalenza e la tipologia di abuso subito, ma anche la sua eventuale associazione con il benessere psicologico. Infine, la ricerca si propone di valutare l’influenza che l’outing può avere sull’esperienza di vittimizzazione. Metodi e risultati: Lo studio ha coinvolto 142 italiani, di età compresa tra i 18 e i 61 anni (M=31,57; DS=9.58), i quali hanno compilato un questionario self-reported anonimo condiviso per via telematica. I rispondenti hanno dichiarato di essere sia autori che vittime di violenza in ambito familiare e in ambito sentimentale. I risultati hanno dimostrato anche una sovrapposizione tra violenza familiare agita e Intimate Partener Violence (IPV), entrambe associate alla presenza di sintomi ansiosi, depressivi e stress nei rispondenti. Interessante, invece, è il ruolo giocato dall’outing, in particolare la sua associazione con il fenomeno delle microaggressioni nel mondo del lavoro. Discussioni: I risultati vengono discussi insieme alle future direzioni di ricerca e alle possibili strategie di prevenzione e di intervento, da attuare con intensità e modalità che variano a seconda del settore della vita sociale considerato.
LGBTQIA+: un’indagine esplorativa sulla vittimizzazione delle minoranze sessuali e di genere
Margherita Santamato;Anna Sorrentino
2024
Abstract
Introduzione: Rispetto alla maggioranza eterosessuale cisgender, le persone queer vivono in contesti caratterizzati da rifiuto, discriminazioni, maltrattamenti e violenza solo perché percepiti e considerati come “diversi”. Secondo questa visione, la comunità LGBTQIA+ sarebbe vittima di un dispositivo discriminatorio complesso che si basa sulla normalizzazione e la solidificazione della norma eterosessista. Obiettivo: Il presente studio ha lo scopo di indagare i principali ambiti di vittimizzazione per la comunità LGBTQIA+, così come la prevalenza e la tipologia di abuso subito, ma anche la sua eventuale associazione con il benessere psicologico. Infine, la ricerca si propone di valutare l’influenza che l’outing può avere sull’esperienza di vittimizzazione. Metodi e risultati: Lo studio ha coinvolto 142 italiani, di età compresa tra i 18 e i 61 anni (M=31,57; DS=9.58), i quali hanno compilato un questionario self-reported anonimo condiviso per via telematica. I rispondenti hanno dichiarato di essere sia autori che vittime di violenza in ambito familiare e in ambito sentimentale. I risultati hanno dimostrato anche una sovrapposizione tra violenza familiare agita e Intimate Partener Violence (IPV), entrambe associate alla presenza di sintomi ansiosi, depressivi e stress nei rispondenti. Interessante, invece, è il ruolo giocato dall’outing, in particolare la sua associazione con il fenomeno delle microaggressioni nel mondo del lavoro. Discussioni: I risultati vengono discussi insieme alle future direzioni di ricerca e alle possibili strategie di prevenzione e di intervento, da attuare con intensità e modalità che variano a seconda del settore della vita sociale considerato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.