In questo contributo mi propongo di lavorare sull’ultimo romanzo di Elsa Morante, Aracoeli (1982), con l’obiettivo di indagare la rappresentazione dei generi nel testo e le modalità attraverso le quali il narratore omodiegetico – nonché protagonista – Manuele rappresenta la femminilità della madre Aracoeli. Del romanzo sarà analizzato il tema familiare e più specificamente la rete di relazioni istituita tra Manuele, Aracoeli e il padre Eugenio Oddone Amedeo, con il supporto di due categorie critiche, quella di mascolinità egemone coniata da Raewyn Connell e di male gaze elaborata da Laura Mulvey.
This paper examines Elsa Morante's final novel, Aracoeli (1982), focusing on the representation of gender within its narrative structure and, more specifically, on the ways in which the homodiegetic narrator and protagonist, Manuele, portrays the femininity of his mother, Aracoeli. Building on this, the analysis explores the familiar theme, particularly the network of relationships between Manuele, Aracoeli, and his father, Eugenio Oddone Amedeo. This discussion is framed through two critical perspectives: Raewyn Connell's concept of hegemonic masculinities and Laura Mulvey's notion of the male gaze.
Costruzioni di genere: Aracoeli di Elsa Morante
Carmelo D'Amelio
In corso di stampa
Abstract
In questo contributo mi propongo di lavorare sull’ultimo romanzo di Elsa Morante, Aracoeli (1982), con l’obiettivo di indagare la rappresentazione dei generi nel testo e le modalità attraverso le quali il narratore omodiegetico – nonché protagonista – Manuele rappresenta la femminilità della madre Aracoeli. Del romanzo sarà analizzato il tema familiare e più specificamente la rete di relazioni istituita tra Manuele, Aracoeli e il padre Eugenio Oddone Amedeo, con il supporto di due categorie critiche, quella di mascolinità egemone coniata da Raewyn Connell e di male gaze elaborata da Laura Mulvey.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.