Le recenti ricerche di superficie condotte nel sito di Sicopoli (Bellona, Caserta) e nel comprensorio circostante hanno rilanciato l’interesse per questo caposaldo del territorio capuano nell’alto medioevo, facendo emergere le consistenti potenzialità di conoscenza che esso ancora riserva, nel quadro delle complesse trasformazioni che ebbero luogo in questo settore della Campania settentrionale. Già nota verso la fine del XVIII secolo, in ragione del rinvenimento della nota epigrafe di Arniperga, la città-fortezza di Sicopoli sarebbe stata edificata nell’841 dal conte Landone e presto abbandonata nell’856 a seguito di un incendio. All’indomani di questo evento traumatico, le aristocrazie longobarde decisero di fondare la nuova Capua nella piana, nell’ansa del Volturno dove in età romana era sorta Casilinum. Oltre a un bilancio delle conoscenze pregresse, il presente contributo intende offrire nuovi spunti di riflessione sulle caratteristiche dell’insediamento altomedievale, alla luce dei dati provenienti dalle indagini di superficie, nonché – più in generale – nell’ambito delle attività archeologiche in corso nel territorio contermine.
Recent surface research conducted at the site of Sicopoli (Bellona, Caserta) and in the surrounding area has rekindled interest in this stronghold of the Capuan territory during the early Middle Ages. The research reveals a significant knowledge potential that it still holds within the context of the complex transformations in northern Campania, potentially reshaping our understanding of this historical period. The fortress city of Sicopoli, known since the late 18th century due to the discovery of the famous inscription of Arniperga, was reportedly built in 841 by Count Landone. However, a fire soon abandoned it in 856. In the aftermath of this event, the Lombard aristocracies played a crucial role in founding the new Capua in the plain, at the bend of the Volturno River, where Casilinum had previously emerged in the Roman period. This contribution reviews prior knowledge and aims to provide new points for reflection on the characteristics of the early medieval settlement through data from survey activities and, significantly, by integrating ongoing archaeological activities in the adjacent territory.
L’area di Sicopoli: nuovi dati per la definizione dell’insediamento
Nicola Busino
Project Administration
;
2024
Abstract
Le recenti ricerche di superficie condotte nel sito di Sicopoli (Bellona, Caserta) e nel comprensorio circostante hanno rilanciato l’interesse per questo caposaldo del territorio capuano nell’alto medioevo, facendo emergere le consistenti potenzialità di conoscenza che esso ancora riserva, nel quadro delle complesse trasformazioni che ebbero luogo in questo settore della Campania settentrionale. Già nota verso la fine del XVIII secolo, in ragione del rinvenimento della nota epigrafe di Arniperga, la città-fortezza di Sicopoli sarebbe stata edificata nell’841 dal conte Landone e presto abbandonata nell’856 a seguito di un incendio. All’indomani di questo evento traumatico, le aristocrazie longobarde decisero di fondare la nuova Capua nella piana, nell’ansa del Volturno dove in età romana era sorta Casilinum. Oltre a un bilancio delle conoscenze pregresse, il presente contributo intende offrire nuovi spunti di riflessione sulle caratteristiche dell’insediamento altomedievale, alla luce dei dati provenienti dalle indagini di superficie, nonché – più in generale – nell’ambito delle attività archeologiche in corso nel territorio contermine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.