Le ricerche condotte a partire dal 2011 nella terrazza superiore dell’acropoli di Cuma consentono oggi di narrare la storia, ricca di trasformazioni, del santuario edificato sulla sua sommità. Se le consistenti modifiche strutturali e architettoniche occorse in età augusteo-tiberiana e, successivamente, in età tardoantica e bizantina, con la conversione del tempio in chiesa cristiana, sono ancora ben documen- tate dai resti delle strutture murarie presenti sulla vetta della Rocca di Cuma, la lettura delle tracce conservate nel terreno – grazie ai nuovi scavi – permette ora di ricostruirne le più antiche frequentazioni cultuali dall’VIII sec. a.C. fino all’età ellenistica. Si tratta, in particolare, degli scavi condotti tra il 2018 e il 2019, articolati in nuovi saggi, ampliamenti e verifiche puntuali, che hanno indagato porzioni dell’edificio in parte non interessate dall’impianto del sepolcreto che contraddistingue la chiesa in età tardo antica e medievale1, ovvero la navata e navatella settentrionale e la navatella meridionale, rispettivamente denominate settori E, F e H.
La sequenza stratigrafica del tempio superiore: un monumento svelato
M. Silani
2023
Abstract
Le ricerche condotte a partire dal 2011 nella terrazza superiore dell’acropoli di Cuma consentono oggi di narrare la storia, ricca di trasformazioni, del santuario edificato sulla sua sommità. Se le consistenti modifiche strutturali e architettoniche occorse in età augusteo-tiberiana e, successivamente, in età tardoantica e bizantina, con la conversione del tempio in chiesa cristiana, sono ancora ben documen- tate dai resti delle strutture murarie presenti sulla vetta della Rocca di Cuma, la lettura delle tracce conservate nel terreno – grazie ai nuovi scavi – permette ora di ricostruirne le più antiche frequentazioni cultuali dall’VIII sec. a.C. fino all’età ellenistica. Si tratta, in particolare, degli scavi condotti tra il 2018 e il 2019, articolati in nuovi saggi, ampliamenti e verifiche puntuali, che hanno indagato porzioni dell’edificio in parte non interessate dall’impianto del sepolcreto che contraddistingue la chiesa in età tardo antica e medievale1, ovvero la navata e navatella settentrionale e la navatella meridionale, rispettivamente denominate settori E, F e H.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.