La ricerca si propone di identificare nuove strategie che possano contribuire a migliorare specifiche condizioni di criticità dovute alle condizioni di reclusione e, a partire dall’analisi del progetto Officine27, vuole indagare l’applicazione di metodologie progettuali collaborative nei laboratori produttivi carcerari. L’obiettivo è quello di comprendere come il design possa contribuire al coinvolgimento collettivo, al reinserimento lavorativo dei detenuti e allo sviluppo di nuovi modelli progettuali e produttivi, promuovendo l’inclusione sociale nei contesti detentivi. La ricerca si basa sul confronto con altri casi di imprenditoria carceraria in Italia e si propone di avviare una fase di osservazione per identificare e sperimentare strumenti progettuali che possano contribuire al benessere della comunità detentiva.
Il design come forma di dialogo tra produzione, carcere e società. Il caso studio Officine27
Calogero Mattia Priola
2024
Abstract
La ricerca si propone di identificare nuove strategie che possano contribuire a migliorare specifiche condizioni di criticità dovute alle condizioni di reclusione e, a partire dall’analisi del progetto Officine27, vuole indagare l’applicazione di metodologie progettuali collaborative nei laboratori produttivi carcerari. L’obiettivo è quello di comprendere come il design possa contribuire al coinvolgimento collettivo, al reinserimento lavorativo dei detenuti e allo sviluppo di nuovi modelli progettuali e produttivi, promuovendo l’inclusione sociale nei contesti detentivi. La ricerca si basa sul confronto con altri casi di imprenditoria carceraria in Italia e si propone di avviare una fase di osservazione per identificare e sperimentare strumenti progettuali che possano contribuire al benessere della comunità detentiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.