Secondo Elsa Morante, lo scrittore è «il contrario» del letterato perché gli «sta a cuore tutto quanto accade, fuorché la letteratura»: una convinzione alla quale l’autrice si è mantenuta sostanzialmente fedele lungo tutta la sua parabola intellettuale. Dalle poesie infantili sino alle grandi opere della maturità, questo lavoro aspira in primo luogo a ricostruire le occasioni di una scrittura che non si è mai sottratta al confronto con la vita. Si ripercorreranno i segreti familiari, gli amori impossibili, i drammi esistenziali, ma anche il culto della poesia nutrito di impegno morale, la fiducia critica nella cultura umanistica, il rovello di un’ispirazione magmatica e sempre all’erta. Parimenti, lo studio intende mostrare come una simile osmosi di vissuto e scrittura, tra le più assolute del Novecento, sia aliena da forme di irriflesso autobiografismo. Nel corso dei capitoli, l’opera di Morante si rivelerà attraversata da un’incessante sperimentazione di generi letterari e di modi dell’immaginario che, intrecciando romanzesco e realistico, umoristico e tragico, si volge a rappresentare con impagabile maestria le «futili tragedie» dell’umanità
Elsa Morante, la vita nella scrittura
Elena Porciani
2024
Abstract
Secondo Elsa Morante, lo scrittore è «il contrario» del letterato perché gli «sta a cuore tutto quanto accade, fuorché la letteratura»: una convinzione alla quale l’autrice si è mantenuta sostanzialmente fedele lungo tutta la sua parabola intellettuale. Dalle poesie infantili sino alle grandi opere della maturità, questo lavoro aspira in primo luogo a ricostruire le occasioni di una scrittura che non si è mai sottratta al confronto con la vita. Si ripercorreranno i segreti familiari, gli amori impossibili, i drammi esistenziali, ma anche il culto della poesia nutrito di impegno morale, la fiducia critica nella cultura umanistica, il rovello di un’ispirazione magmatica e sempre all’erta. Parimenti, lo studio intende mostrare come una simile osmosi di vissuto e scrittura, tra le più assolute del Novecento, sia aliena da forme di irriflesso autobiografismo. Nel corso dei capitoli, l’opera di Morante si rivelerà attraversata da un’incessante sperimentazione di generi letterari e di modi dell’immaginario che, intrecciando romanzesco e realistico, umoristico e tragico, si volge a rappresentare con impagabile maestria le «futili tragedie» dell’umanitàI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.