«Il classicismo italiano d’età napoleonica potrà esser letto […] in senso meno celebrativo e meno decorativo di quanto si usi, più strettamente connesso alle vicende della politica e della società»: sulla scorta del fondato auspicio di un maestro come il compianto Umberto Carpi, il volume presenta la ricostruzione ordinata e commentata del carteggio largamente inedito fra l’abate codognese Luigi Bellò e uno dei ‘campioni’ della letteratura italiana dell’epoca come Vincenzo Monti, ove l’anacronistica prassi umanistica e poi gesuitica della traduzione dal volgare al latino, lungi dal ridursi a mero tributo estetico-encomiastico, appare funzionale al più ambizioso progetto di rilancio della cultura nazionale su scala europea promosso in quegli stessi anni dall’intellighenzia del Regno Italico.
Luigi Bellò traduttore del "gran traduttor dei traduttori". Lettere a Vincenzo Monti per gli anni 1807-1823 e altri documenti inediti
frassineti
2023
Abstract
«Il classicismo italiano d’età napoleonica potrà esser letto […] in senso meno celebrativo e meno decorativo di quanto si usi, più strettamente connesso alle vicende della politica e della società»: sulla scorta del fondato auspicio di un maestro come il compianto Umberto Carpi, il volume presenta la ricostruzione ordinata e commentata del carteggio largamente inedito fra l’abate codognese Luigi Bellò e uno dei ‘campioni’ della letteratura italiana dell’epoca come Vincenzo Monti, ove l’anacronistica prassi umanistica e poi gesuitica della traduzione dal volgare al latino, lungi dal ridursi a mero tributo estetico-encomiastico, appare funzionale al più ambizioso progetto di rilancio della cultura nazionale su scala europea promosso in quegli stessi anni dall’intellighenzia del Regno Italico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.