Le ricerche del Movimento Moderno in Architettura e Urbanistica assegnavano al quartiere un ruolo determinante nella progettazione e costruzione della città moderna, in coerenza con tali studi la scala intermedia tra la città e i singoli edifici rappresenta l’unità minima conforme adatta all’implementazione di alcune caratteristiche che i quartieri sostenibili contemporanei dovrebbero possedere per indirizzare scelte di piano e di progetto finalizzate alla riqualificazione dell’esistente e/o della ricostruzione/costruzione ex-novo dei territori della contemporaneità. Tra le macrocategorie che ricorrono più frequentemente nella letteratura scientifica internazionale per la caratterizzazione degli insediamenti residenziali ad alta sostenibilità, soprattutto ambientale, è possibile riconoscerne quattro: l’organizzazione morfologica e funzionale, il controllo delle emissioni, il ciclo dei rifiuti e i consumi energetici. Quest’ultima macrocategoria rappresenta quella in cui non si sono raggiunti ancora risultati incoraggianti. Per limitare i consumi energetici si dovrà agire non solo sugli edifici ma anche sull’ottimizzazione degli aspetti energetici e bioclimatici del quartiere. La disposizione degli edifici va configurata in modo tale da massimizzare l’illuminazione naturale, l’apporto solare nei mesi invernali e la ventilazione. Gli edifici devono essere progettati come delle vere e proprie centrali di produzione di energia. La transizione verso uno scenario energetico privo di fonti fossili assegna alle energie rinnovabili, solare ed eolica, un ruolo fondamentale. Tuttavia, affinché questa transizione sia completata con successo, è necessario affrontare enormi sforzi legati all'accumulo di energia rinnovabile. I sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sono limitati dal flusso alternato di energia elettrica prodotta e possono portare a decurtazioni quando l'offerta supera la domanda e il sistema non è sufficientemente flessibile. Infatti, mentre la produzione è ottimale durante alcuni periodi di picco, questi ultimi spesso non coincidono con la domanda, il che rende l'affidamento a queste sole opzioni una scelta piuttosto rischiosa, soprattutto se queste opzioni sostenibili devono essere implementate in grandi città. Pertanto, la crescente penetrazione sul mercato di queste fonti di energia rinnovabile non programmabili, spesso indicate come fonti di energia rinnovabile variabile, sta rendendo rilevante il problema dell'accumulo di energia e diverse soluzioni tecnologiche stanno guadagnando un'attenzione crescente per compensare la variabilità delle fonti di energia e operare un efficace matching tra disponibilità e fabbisogno. Il contributo intende riflettere sul tema del quartiere ambientalmente sostenibile, approfondendo, all’interno della macrocategoria consumi energetici, le possibilità e le criticità offerte dall’implementazione di una comunità energetica di quartiere.

QUARTIERE SOSTENIBILE E COMUNITÀ ENERGETICA

S. Losco
Conceptualization
;
2022

Abstract

Le ricerche del Movimento Moderno in Architettura e Urbanistica assegnavano al quartiere un ruolo determinante nella progettazione e costruzione della città moderna, in coerenza con tali studi la scala intermedia tra la città e i singoli edifici rappresenta l’unità minima conforme adatta all’implementazione di alcune caratteristiche che i quartieri sostenibili contemporanei dovrebbero possedere per indirizzare scelte di piano e di progetto finalizzate alla riqualificazione dell’esistente e/o della ricostruzione/costruzione ex-novo dei territori della contemporaneità. Tra le macrocategorie che ricorrono più frequentemente nella letteratura scientifica internazionale per la caratterizzazione degli insediamenti residenziali ad alta sostenibilità, soprattutto ambientale, è possibile riconoscerne quattro: l’organizzazione morfologica e funzionale, il controllo delle emissioni, il ciclo dei rifiuti e i consumi energetici. Quest’ultima macrocategoria rappresenta quella in cui non si sono raggiunti ancora risultati incoraggianti. Per limitare i consumi energetici si dovrà agire non solo sugli edifici ma anche sull’ottimizzazione degli aspetti energetici e bioclimatici del quartiere. La disposizione degli edifici va configurata in modo tale da massimizzare l’illuminazione naturale, l’apporto solare nei mesi invernali e la ventilazione. Gli edifici devono essere progettati come delle vere e proprie centrali di produzione di energia. La transizione verso uno scenario energetico privo di fonti fossili assegna alle energie rinnovabili, solare ed eolica, un ruolo fondamentale. Tuttavia, affinché questa transizione sia completata con successo, è necessario affrontare enormi sforzi legati all'accumulo di energia rinnovabile. I sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sono limitati dal flusso alternato di energia elettrica prodotta e possono portare a decurtazioni quando l'offerta supera la domanda e il sistema non è sufficientemente flessibile. Infatti, mentre la produzione è ottimale durante alcuni periodi di picco, questi ultimi spesso non coincidono con la domanda, il che rende l'affidamento a queste sole opzioni una scelta piuttosto rischiosa, soprattutto se queste opzioni sostenibili devono essere implementate in grandi città. Pertanto, la crescente penetrazione sul mercato di queste fonti di energia rinnovabile non programmabili, spesso indicate come fonti di energia rinnovabile variabile, sta rendendo rilevante il problema dell'accumulo di energia e diverse soluzioni tecnologiche stanno guadagnando un'attenzione crescente per compensare la variabilità delle fonti di energia e operare un efficace matching tra disponibilità e fabbisogno. Il contributo intende riflettere sul tema del quartiere ambientalmente sostenibile, approfondendo, all’interno della macrocategoria consumi energetici, le possibilità e le criticità offerte dall’implementazione di una comunità energetica di quartiere.
2022
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