Le attività archeologiche in corso dal 2018 nel castello di Casertavecchia (Caserta) hanno sin qui evidenziato il notevole po-tenziale di conoscenza che deriva dall’applicazione delle metodologie archeologiche per il sito-monumento, sinora prevalen-temente indagato nella sua dimensione architettonica. L’attuale facies della struttura è riconducibile al pieno medioevo, allorché la turris Casertae – mastio residenziale a pianta circolare che connota il fortilizio - venne assegnata per volere di Carlo d’Angiò a Bertrando del Balzo nel 1277, benché sia probabile che la sua edificazione risalga almeno a qualche decennio addietro. Le scarne informazioni inerenti alla torre si in-terrompono dopo il 1528, allorché, insieme alle mura ristrutturate dell’intero borgo di Casertavecchia, risulta comporre una sorta di cittadella fortificata a difesa del circondario in occasione della spedizione di Lautrec. Oltre a restituire aspetti della ‘vita quotidiana’ del castello, le ricerche archeologiche appena avviare mirano a chiarire le origi-narie fasi di occupazione dell’area in età altomedievale, ovvero nel momento in cui l’abitato di Casa Irta risulta citato nelle lotte interne che segnarono duramente la contea di Capua nella tarda età longobarda.
Ricerche archeologiche nel castello di Casertavecchia: nota preliminare
Busino Nicola
Project Administration
;
2022
Abstract
Le attività archeologiche in corso dal 2018 nel castello di Casertavecchia (Caserta) hanno sin qui evidenziato il notevole po-tenziale di conoscenza che deriva dall’applicazione delle metodologie archeologiche per il sito-monumento, sinora prevalen-temente indagato nella sua dimensione architettonica. L’attuale facies della struttura è riconducibile al pieno medioevo, allorché la turris Casertae – mastio residenziale a pianta circolare che connota il fortilizio - venne assegnata per volere di Carlo d’Angiò a Bertrando del Balzo nel 1277, benché sia probabile che la sua edificazione risalga almeno a qualche decennio addietro. Le scarne informazioni inerenti alla torre si in-terrompono dopo il 1528, allorché, insieme alle mura ristrutturate dell’intero borgo di Casertavecchia, risulta comporre una sorta di cittadella fortificata a difesa del circondario in occasione della spedizione di Lautrec. Oltre a restituire aspetti della ‘vita quotidiana’ del castello, le ricerche archeologiche appena avviare mirano a chiarire le origi-narie fasi di occupazione dell’area in età altomedievale, ovvero nel momento in cui l’abitato di Casa Irta risulta citato nelle lotte interne che segnarono duramente la contea di Capua nella tarda età longobarda.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.